COSENZA Il gup del tribunale di Catanzaro ha condannato, questa mattina, gli imputati che hanno optato per il rito abbreviato nell’ambito del procedimento scaturito dall’inchiesta denominata “Affari di Famiglia”, coordinata dalla Distrettuale Catanzarese (leggi la notizia). In occasione del blitz erano state eseguite 37 misure cautelari e ad essere colpiti erano stati i clan Tundis e Calabria e due gruppi “satelliti”. Tra i reati contestati: l’associazione di tipo mafioso, estorsione, trasferimento fraudolento di valori, armi e droga.
La sentenza pronunciata ha portato alla condanna di 18 imputati, tre invece le assoluzioni. Pene elevate per gli imputati considerati capi promotori dei rispettivi clan: Pietro Calabria (condannato a 20 anni difeso dall’avvocato Giorgia Greco),…
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