«Gli impianti sciistici di Monte Piselli gestiti con superficialità…

Duro attacco dei consiglieri di opposizione di Ascoli: «Dovevano aprire il 20 dicembre, restano inspiegabilmente chiusi. Tutto lascia presagire che non apriranno prima dell’Epifania, compromettendo in modo irreversibile l’intera stagione invernale»

«Gli impianti sciistici di Monte Piselli, che avrebbero dovuto aprire il 20 dicembre come comunicato durante la seduta della Commissione Controllo e Garanzia del 10 dicembre (e come scritto nel DUP dello stesso consorzio), restano inspiegabilmente chiusi. Nonostante ci fosse la consapevolezza che la vita tecnica dell’impianto fosse scaduta ad aprile, e malgrado le rassicurazioni ricevute, la montagna rimane di fatto inaccessibile, proprio in un momento in cui la neve rende il comprensorio particolarmente attrattivo».

E’ la presa di posizione dei consiglieri comunali di opposizione di Ascoli sul tema, sempre caldissimo, degli impianti sciistici, sempre al centro di polemiche.

I consiglieri di opposizione parlano di «superficialità e sciatteria nella gestione di una risorsa strategica per il territorio» ricordando che «durante la commissione, il Cotuge ci aveva riferito che i lavori di manutenzione avrebbero richiesto circa due settimane, ma ad oggi nulla è stato fatto. Tutto lascia presagire che gli impianti non apriranno prima dell’Epifania, compromettendo in modo irreversibile l’intera stagione invernale».

Perplessità viene inoltre espressa sul progetto del nuovo impianto di risalita. «I costi sono lievitati da 12 a 22 milioni di euro senza che vi siano adeguate coperture finanziarie. A ciò si aggiungono evidenti falle tecniche che abbiamo più volte segnalato e l’assenza di un vero business plan capace di garantire la sostenibilità economica e ambientale dell’opera» scrivono in una nota i consiglieri di opposizione di Ascoli.

«Questa vicenda rappresenta l’ennesima dimostrazione di come la gestione di una risorsa ricercata come Monte Piselli sia stata affrontata con scarsa attenzione e senza una visione di lungo termine. È indispensabile – concludono – che si faccia chiarezza su quanto accaduto e che si adottino misure concrete per garantire non solo l’apertura degli impianti, ma anche una gestione competente e sostenibile per il futuro».

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