Gli studenti del Lanino: “Ecco la città che vorremmo”


Due classi della scuola vercellese impegnate nel progetto “Green e Smart City”

VERCELLI (24.02.2024 | 17.59) – Siamo studenti e studentesse delle classi 2ªA SSAS e 2ªB SSAS dell’Istituto Professionale Lanino.

Nel primo quadrimestre abbiamo svolto una UdA (Unità di Apprendimento) dal titolo “Green e Smart City”, argomento affrontato da punti di vista vari in diverse discipline.

Abbiamo pensato a punti di forza e di debolezza delle città e dei paesi in cui viviamo.

È stata una buona occasione per riflettere sulla città che vorremmo e fare un bilancio su quello che a noi giovani manca e su quello che invece abbiamo, ma a cui magari non pensiamo.

Questo articolo nasce come compito di realtà finale del nostro percorso didattico. Siamo stati aiutati anche dal progetto d’Istituto Benvenuti nel futuro sostenibile al quale stiamo partecipando e che ci ha fatto pensare a tanti fattori legati all’ambiente.

L’elemento comune del nostro pensiero è che avere un luogo verde curato ci fa stare bene.

Lo abbiamo capito anche durante il lockdown dovuto al Covid. Se abbiamo la testa piena di scuola, problemi, questioni varie, una passeggiata ci rilassa, ci fa piacere.

Alcuni di noi portano a passeggio il cane, anche questo è comunque un buon metodo per staccare dalla routine. A volte le aree verdi non sono molto curate e non ci invogliano a frequentarle, non è sempre colpa della amministrazione, capita di vedere molti rifiuti per terra e a lato un cestino dell’immondizia vuoto. Siamo noi cittadini che sbagliamo, ma altre volte nei parchi giochi ci sono giostre rotte e il verde è incolto, così come nelle aree, dove si possono sguinzagliare i cani, mancano i cestini dell’immondizia per le deiezioni degli animali e, in generale, qualche fontanella in più non guasterebbe.

Poiché il nostro corso di studi è nell’ambito sociale, il nostro pensiero è andato anche a bambini, anziani e disabili.

Abbiamo pensato che creare strutture più idonee per le disabilità sarebbe utile per tutti, ad esempio: rampe di accesso facilitato e panchine sagomate per includere carrozzine. Per concretizzare il concetto di inclusività è necessario che l’area ludica crei uno spazio in grado di enfatizzare e stimolare le abilità di ognuno. Questo non significa che ogni gioco debba essere usufruibile da tutti gli utenti, ma significa garantire la presenza di un ambiente accessibile a tutti, in cui tutti abbiano la possibilità di svagarsi e crescere.

Anche avere più pensiline o gazebi per ripararsi dal sole sarebbe una bella idea. A questo proposito, piantare alberi è più ecologico e probabilmente più economico!

Ci piace pensare a luoghi verdi in cui si possano divertire tutti, non solo i bambini, ma anche gli anziani. Tavoli multifunzionali che riproducano scacchiere, tavoli da pingpong, campi da bocce curati e – perché no? – anche cassette per lo scambialibri o riviste.

Vorremmo che i nostri parchi diventassero luoghi di aggregazione…

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www.vercellinotizie.it è stato pubblicato il 2024-02-24 18:02:46 da Andrea Borasio


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