Stefano Sottili conosce bene le emozioni di Spezia-Carrarese. Le ha vissute da entrambe le sponde, in ruoli diversi. Capitano dello Spezia prima, allenatore della Carrarese poi. Tanti ricordi, in una settima che sembra infinita, per una sfida tra due città divise da una manciata di chilometri ma da una rivalità che resiste da decine di anni. “Sicuramente è una bella settimana da vivere”, racconta Sottili a Città della Spezia. “Poco tempo fa c’è stata la partita con il Pisa, ora si ritrova anche la Carrarese. Sono due derby molto sentiti e belli da vivere. Ci sono tante persone che durante la settimana lavorano insieme tra le due città, si avverte l’arrivo di un derby così sentito. C’è tanta aspettativa. Negli ultimi anni alla Spezia si sono abituati a vivere gare con squadre più blasonate, avendo fatto qualche anno di A e tanti di B, a Carrara è ovvio che si aspetti tantissimo questa gara, a maggior ragione in Serie B dopo averla aspettata per anni in C. Ci sarà grande attesa e partecipazione di tutti”, spiega l’ex capitano spezzino.
Oggi allenatore del Como Women in Serie A, Sottili è stato l’ultimo allenatore che ha portato la Carrarese al Picco. Finì 1-1 dopo la vittoria degli Apuani dell’andata, ma a fine stagione fu lo Spezia a festeggiare, con la promozione in Serie B e il Triplete indimenticabile. “Gol di Anzalone e gol di Evacuo, lo ricordo bene”, scherza Sottili, per un pomeriggio avversario dello Spezia. “Ero già tornato al Picco da avversario in Serie D, da allenatore del Valle D’Aosta. Perdemmo 3-0, ma tutti i Distinti e la Curva si alzarono in piedi per salutarmi e ancora adesso a pensarci ho la pelle d’oca. La gente si ricorda di me e dei miei quattro anni allo Spezia e mi fa grande piacere. Non mi sarei mai aspettato una accoglienza così”, racconta.
Ma da capitano spezzino, nella primavera 2001, Sottili trovò anche un gol contro la Carrarese, in una partita che alla Spezia non si ricorda molto volentieri l’infausto epilogo, ma che lega ancor di più l’ex difensore ad un popolo che lo celebra ancora come un eroe di un calcio che non c’è più. “Nel derby un gol l’ho segnato, ma purtroppo valse poco perché venimmo eliminati in Coppa Italia. Per fortuna ai miei tempi allo Spezia ho sempre giocato in una squadra che lottava per vincere, per fortuna l’abbiamo fatto e i ricordi sono bellissimi. Più di una volta ho detto che è sempre stato tanto di più quello che mi hanno dato gli spezzini nel tempo rispetto a quello che ho dato io. Me lo dimostrano ancora a distanza di anni e anni. Lo scorso anno, ad esempio, una mattina stavo cercando i funghi a Zeri, qualcuno mi ha riconosciuto in un bar e mi ha subito chiamato capitano. Mi dicevano che quel calcio di allora gli piaceva più di quello di adesso e sentirselo dire venticinque anni dopo i miei tempi fa molto piacere”, prosegue con orgoglio.
Proprio a quegli anni è dedicata la maglia della stagione attuale, molto simile a quella dello Spezia degli invincibili, vestito proprio da Kappa e che nel lancio promozionale ha visto coinvolto anche Sottili, assieme agli ex compagni Bordin, Carlet, Milone e Coti. “Ero presente in ricordo di quella stagione, con la maglia di Kappa, con Mandorlini allenatore e la nuova proprietà milanese. C’era Zanoli con Trevisan, subentrati a Polotti, e ci portarono a quella stagione fantastica che ci portò a vincere. Per noi è normale ricordarla, è pur sempre una stagione in cui abbiamo vinto il campionato senza mai perdere, in una città così calorosa che vive il calcio a 360°. Alla Spezia si vive di calcio tutta la settimana, sei sempre coinvolto, come posso dimenticare quegli anni?”.
Anni d’oro, diversi da quelli attuali ma che proiettano Sottili al presente, dove lo Spezia ha finalmente reagito dopo le ultime due brutte stagioni. “Dopo le sofferenze della passata stagione l’aver dato continuità di lavoro allo staff tecnico penso sia stata la scelta migliore, azzeccatissima. D’Angelo aveva dimostrato il suo valore anche nelle stagioni precedenti, ma con la conferma si è accelerato un percorso. Non mi sorprende questo Spezia, ovvio che ci speravo ma aspettavo conferme dal campo. Ero convinto che quest’anno si potesse fare un campionato da protagonisti: non per vincere il campionato, ma per lottare per i playoff come protagonisti“, continua Sottili, prima di tornare al derby: “Ci sono interessi di classifica oltre le rivalità. La Carrarese in alcune partite perse ha fatto ottime gare, è sempre stata in partita ma ha perso per episodi. Sono sempre stati capaci di giocarsela e secondo me hanno le armi per poterlo fare anche con lo Spezia. Poi è ovvio, spesso il risultato è deciso da episodi, che siano gol, espulsioni o altro. Ci sono le condizioni per vedere un derby tirato, con toni agonistici elevati e con due squadre che per certi versi si assomigliano. Sono due squadre quadrate, che spesso scalano in uno contro uno. Ci sarà attenzione tattica, ma entrambe proveranno a vincere in ogni modo“.
Ma chi potrà essere l’uomo del derby? Sottili ragiona qualche secondo, poi si fionda su chi non sarà in campo: il pubblico, una forza in più per la squadra di casa, con la speranza di non avere alcun tipo di riflesso sugli spalti. “Sono sicurissimo che ci sarà una grandissima cornice di pubblico, avendo vissuto il derby da entrambe le sponde mi auguro possa essere una partita corretta sugli spalti. Che vinca il migliore, perché nella rivalità tra le due città c’è sempre stato grande rispetto e la vicinanza di tante persone che dividono uffici, cantieri, posti di lavoro insieme. La rivalità c’è, ma deve finire lì nel rispetto massimo delle persone e dei giovani che vanno allo stadio. Confido nel fatto che resti un derby sentito ma senza strascichi da raccontare”, conclude.
www.cittadellaspezia.com è stato pubblicato il 2024-09-17 08:23:08 da
0 Comments