Governo, Meloni tra Biden e Trump: incerta la partecipazione all’insediamento del tycoon

Governo, Meloni tra Biden e Trump: incerta la partecipazione all’insediamento del tycoon



Governo, Meloni tra Biden e Trump: incerta la partecipazione all’insediamento del tycoon

La premier vedrà l’attuale presidente la prossima settimana a Roma

Il nuovo anno per Giorgia Meloni comincia all’insegna dei rapporti bilaterali con gli Stati Uniti: nei prossimi giorni è infatti prevista la visita a Roma, l’ultima da presidente Usa, di Joe Biden, che incontrerà anche il Papa e il presidente Mattarella, mentre il 20 gennaio è in programma l’insediamento del successore, Donald Trump, cerimonia alla quale la premier potrebbe partecipare, anche se ancora non c’è nulla di certo. Dal suo entourage filtra che la decisione sarà presa nei prossimi giorni, verificando l’agenda. Certo è che la presidente del Consiglio si ritaglierebbe volentieri uno spazio per prendere parte alla giornata, storica per gli Usa, e nella quale potrebbe essere una dei pochi leader europei presenti. Per il momento in agenda c’è invece l’incontro con Biden, che sarà ricevuto a Villa Doria Pamphilj, dove nelle scorse settimane Meloni ha accolto anche il re di Spagna. L’incontro è previsto l’11 gennaio, appena nove giorni prima del passaggio di testimone alla Casa Bianca.

Meloni e lo lodi a Elon Musk

In un‘intervista a ‘7’, il settimanale del Corriere della Sera, Meloni tesse intanto le lodi di quello che è diventato uno dei più stretti consiglieri di Trump, Elon Musk: “Siamo sicuramente due persone che hanno un ottimo rapporto. Musk è un uomo geniale ed è sempre molto interessante confrontarsi con lui. È una grande personalità del nostro tempo, un innovatore straordinario e che ha sempre lo sguardo rivolto al futuro. Trovo naturale poter dialogare con lui. Fa abbastanza sorridere chi fino a ieri esaltava Musk come un genio e oggi invece lo dipinge come un mostro, solo perché ha scelto il campo ritenuto ‘sbagliato’ della barricata. Io, da sempre, non ragiono così”. Una stoccata alle opposizioni, con le quali anche con il nuovo anno il confronto prosegue serrato su molti temi. La premier rivendica con orgoglio la sua identità e le sue radici, come la stessa fiamma sul simbolo del partito, spesso al centro di attacchi della sinistra. “Penso che togliere la fiamma dal simbolo” di Fratelli d’Italia “non sia mai stata una questione all’ordine del giorno”, taglia corto Meloni.

La fiducia degli investitori

La presidente del Consiglio guarda al futuro con ottimismo: “C’è una grandissima, e ritrovata, fiducia da parte degli investitori e dei mercati nei confronti del Sistema Italia. Abbiamo registrato il record nella richiesta per i nostri titoli di Stato, lo spread è nettamente inferiore rispetto a quando ci siamo insediati, la Borsa Italiana ha toccato il record e le agenzie di rating hanno migliorato il loro giudizio. Quelli che qualcuno sperava fossero i punti deboli di questo governo sono diventati dei punti di forza”. E con questo slancio vuole proseguire nell’azione di governo: “Gli italiani ci hanno chiamato a governare l’Italia in una fase estremamente complessa, e in questa complessità abbiamo sempre cercato di muoverci seguendo un’unica bussola, quella dell’interesse nazionale. Chiaramente tutto è sempre perfettibile, ma non ho pentimenti né rimpianti perché in questi due anni e mezzo non ci siamo mai risparmiati. E non ho mai fatto una scelta della quale dovermi vergognare”. E, come ha detto in più occasioni in passato, infine ribadisce: “Solo chi non fa non sbaglia. Credo che dietro ogni passo si nasconda sempre il rischio di un inciampo, ma questa non è una valida ragione per restare fermi. Anzi”.

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www.lapresse.it è stato pubblicato il 2025-01-04 07:17:35 da LaPresse


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