Guerra in Ucraina: ecco la testimonianza di due volontari baresi – Foto 1 di 11



BARI – Nella serata di mercoledì 23 ottobre, la storica sala rossa della Taverna del Maltese ha fatto da sfondo all’incontro dal titolo “Ucraina: la testimonianza di due volontari baresi”. L’evento, organizzato dalle comunità politiche di +Europa Bari e dei Giovani Democratici di Bari, ha visto una partecipazione numerosa, soprattutto da parte di giovani attivisti e membri della società civile. Presenti anche i rappresentanti dell’associazione Uniti per l’Ucraina, con la partecipazione della presidente Oksana Rohova

Il dibattito, moderato da Andrea Venezia (+Europa Bari), ha offerto uno spazio di confronto su uno dei temi più urgenti e complessi dello scenario internazionale: la guerra in Ucraina. Al centro dell’incontro, le testimonianze dirette di Giulio Albano (giornalista) e Andrea Zazzera (volontario di Uniti per l’Ucraina), che hanno raccontato la loro esperienza tra Polonia e Ucraina, a contatto con una realtà devastata dal conflitto. Le loro narrazioni sono state arricchite dal contributo di Umberto Di Rienzo (Giovani Democratici), che ha fornito una prospettiva sul ruolo del diritto internazionale e della solidarietà tra popoli, nel quadro del dramma che si sta consumando in Europa orientale. 

I racconti degli ospiti hanno offerto una visione complessa e sfaccettata della crisi ucraina, dalle sofferenze delle persone comuni, in balia del fragile equilibrio che caratterizza la situazione geopolitica. Le testimonianze hanno portato i partecipanti attraverso la quotidianità di città come Cracovia, dove la vita scorre normalmente, fino ai campi di sostegno psicologico per orfani e vedove a Jaroslaw, in Polonia. Da lì, il viaggio è proseguito verso Leopoli e Kiev, dove il buio delle stazioni ferroviarie e il silenzio assordante dopo gli allarmi antiaerei hanno testimoniato la tragica realtà della guerra. Non sono mancate le letture di documenti internazionali che descrivono uccisioni, torture e deportazioni inflitte alla cittadinanza civile, puntualmente raccolte da ONG e organismi internazionali.

L’evento ha lanciato un messaggio chiaro: non si può abbassare la guardia. La comunità ucraina, nonostante anni di conflitto, continua a lottare per quei valori di libertà, democrazia e giustizia che in Europa vengono spesso dati per scontati. Il pubblico presente ha espresso la necessità di mantenere viva l’attenzione e la solidarietà verso la cittadinanza ucraina, condividendo appieno lo spirito europeo che anima il popolo in lotta contro l’invasione russa.

Le dichiarazioni degli ospiti 

Andrea Venezia, organizzatore dell’evento e membro di +Europa Bari, ha dichiarato: “Sono molto soddisfatto della grande partecipazione e dell’interesse mostrato durante l’evento. È stato un momento di riflessione profonda sul dramma umano causato dalla guerra in Ucraina e sull’importanza del volontariato come strumento di solidarietà concreta. Le testimonianze di Giulio e Andrea, insieme agli interventi di Umberto e Oksana, hanno aiutato a comprendere non solo la devastazione causata dal conflitto, ma anche il valore inestimabile dell’aiuto reciproco, specialmente in momenti così critici. Un sentito ringraziamento alla Taverna del Maltese che ci ha agevolato tantissimo il lavoro e la preparazione di questo incontro. La speranza è che questo possa essere l’inizio di una maggior consapevolezza per tutta la città di Bari in merito al conflitto in Ucraina.” 

Umberto Di Rienzo, rappresentante dei Giovani Democratici, ha sottolineato l’importanza della partecipazione giovanile: “Vedere la sala gremita di ragazzi interessati a conoscere della situazione in Ucraina e di come poter fornire il proprio contributo alla causa è stato per me motivo di soddisfazione e orgoglio. Con i miei interventi ho scelto di condurre i presenti in un percorso che spaziasse dai temi del solidarismo a quelli di diritto internazionale, tenendo come faro l’interesse della cittadinanza civile e lo spirito di unione di popoli che ha animato, e continua ad animare, i movimenti federalisti europei. Ringrazio tutti i relatori e i presenti e rinnovo a tutti l’invito a scendere in piazza sabato 26 per la Pace.” 

Giulio Albano, giornalista e testimone diretto, ha espresso con passione: “È stato un bellissimo momento di partecipazione, e ringrazio +Europa e i Giovani Democratici per aver voluto dare luce alla questione Ucraina. Non dobbiamo dimenticare che ci sono persone che stanno lottando per conquistare libertà, diritti e democrazia che noi diamo per scontati, e lo stanno facendo sotto la bandiera dell’Unione Europea. L’Europa è sinonimo di democrazia e diritti che non dobbiamo mai dare per scontati, come ci insegna il popolo ucraino.” 

Andrea Zazzera, volontario dell’associazione Uniti per l’Ucraina, sull’intensità delle esperienze vissute: “Abbiamo scelto di parlare del conflitto non per sentito dire, ma attraverso i racconti che abbiamo portato dai civili di quei territori, attraverso le esperienze che abbiamo vissuto in prima persona. Il tutto non tramite uno schermo, ma in un locale gremito, dove sguardi, sospiri ed emozioni erano tangibili. Questo è ciò che abbiamo condiviso, con una platea che ha dimostrato tanta voglia di comprendere e sostenere un popolo ancora in lotta.” 

Claudio Altini, segretario di +Europa Bari, ha posto l’accento sul contesto politico: “Parlare di Ucraina significa ricordare che ci troviamo di fronte a una guerra causata da un’invasione russa in uno Stato sovrano. I morti, i feriti, i bombardamenti agli ospedali e le carenze energetiche sono una realtà quotidiana che spesso viene trascurata dai media. Con questo evento, insieme ai Giovani Democratici e all’associazione Uniti per l’Ucraina, abbiamo voluto sensibilizzare la nostra città affinché non si spenga mai la luce della speranza per il ritiro delle armate russe e la pace in Ucraina.” 

Daniele De Palma, segretario dei Giovani Democratici Bari Città: “In un contesto politico e giornalistico sempre più bellicista, noi Giovani Democratici, insieme a +Europa Bari e ai volontari che hanno vissuto la realtà del conflitto in prima persona, abbiamo voluto sollevare il tema della pace e della ricostruzione. Non possiamo ignorare i civili, soprattutto ucraini ma anche russi, che stanno pagando da anni le conseguenze di questa guerra, con le loro case e infrastrutture distrutte. È il momento di mettere al centro la diplomazia e il dialogo, oltre le armi.” 

L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di riflessione e sensibilizzazione, unendo politica e testimonianze sul campo, in un appello condiviso per la pace e il rispetto dei diritti umani. 


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www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-10-24 20:08:51 da Redazione online


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