I giocatori l’hanno presa malissimo

I giocatori l’hanno presa malissimo



I giocatori l’hanno presa malissimo

Penultimo atto prima della chiusura di una stagione che in molti non vedono l’ora di archiviare. Anche perché c’è qualcosa di ben più gravoso di cui occuparsi: la salvezza del club. La scadenza del 16 aprile è scivolata via senza che l’ex presidente Canonico provvedesse a pagare stipendi e contributi. Inadempienza che costerà una penalizzazione da scontare nel prossimo campionato, che non si sa quale potrebbe essere. Perché le possibilità che il club scompaia ancora una volta dalla geografia del professionismo (sarebbe la terza volta negli ultimi 13 anni) è tutt’altra che remota. 

Ai calciatori del Foggia non resta altro che pensare al campo, settore dove portare a casa quella salvezza che ancora non ha ricevuto il conforto dell’aritmetica. Malgrado i cinque ko consecutivi, i satanelli sono ancora artefici del proprio destino. Vince domani leverebbe ogni dubbio. Servirà una prova diversa, più simile a quella di Crotone che non alle precedenti. In terra ionica qualcosa di diverso si è visto: “Per lunghi tratti ce la siamo giocata. Certo, abbiamo commesso degli errori, ma secondo me siamo tornati a essere qualcos’altro per via di alcune caratteristiche”, dice mister Zauri nella consueta conferenza stampa della vigilia. Il riferimento al recupero dei due centravanti è tutt’altro che casuale. Domani, però, l’avversario sarà diverso. Sospinto non dall’ambizione di un possibile terzo posto, ma dalla disperazione di una salvezza quasi impossibile: “Dobbiamo vincere senza essere presuntuosi o paurosi. Sarà una partita dura contro un avversario che di recente ha fatto ottime prestazioni e buoni risultati”. 

Messina che vive una situazione analoga anche sul fronte societario, sebbene i mancati pagamenti degli stipendi a Foggia siano frutto di una scelta ben precisa della proprietà, non di serie problematiche di natura finanziaria. La sostanza, però, non cambia: “I ragazzi l’hanno presa malissimo. Siamo professionisti, facciamo il nostro lavoro, ma non nascondo la grande difficoltà. Parliamo di stipendi di Lega Pro, con i quali i giocatori pagano gli affitti e devono fronteggiare impegni quotidiani. Io non sono qui per i soldi, ma credo che anche se anche uno guadagnasse un euro sia giusto pagarlo. Non farlo è stato un errore enorme”, le parole del tecnico, che a chi chiede se abbia sentito l’amministratore unico Bitetto risponde caustico: “No, e non è una novità”. 

Per domani mancheranno lo squalificato Tascone, il fuori lista Vezzoni e il lungodegente Mazzocco: “Non ha niente di grave, ma non riesce a rendersi disponibile, pur provandoci. Ha caratteristiche ben precise, è un giocatore diverso dagli altri, è ovvio che la sua assenza si sia fatta sentire”. Ciononostante, domani si proseguirà con il 4-3-3: “Il cambio di modulo non avrebbe senso. Abbiamo le nostre idee, ritrovando gli attaccanti qualcosa di diverso si è visto. Ma al di là di chi andrà in campo, l’atteggiamento e la voglia dovranno fare la differenza”. 

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www.foggiatoday.it è stato pubblicato il 2025-04-18 13:54:00 da


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