i più belli da scegliere


Dare il nome a un gatto non è semplice come si crede, la scelta va ponderata con attenzione e bisogna prendere in considerazione sia le caratteristiche fisiche che caratteriali del felino. Tra i nomi più diffusi, negli ultimi anni stanno prendendo piede quelli orientali che hanno dalla loro il vantaggio di essere originali e poco utilizzati. Inoltre sono brevi, un aspetto non secondario che permette al felino di riconoscerli e memorizzarli facilmente. Ci sono moltissime alternative dal suono armonioso e dal significato poetico che potrebbero rispecchiare in pieno le peculiarità del nostro amico a quattro zampe.

La passione del Giappone per i gatti

La cultura giapponese ha una passione profonda per i gatti tanto che ancora oggi vengono considerati animali saggi e portatori di buone notizie. Molto probabilmente arrivati nel paese del Sol Levante in navi che battevano la Via della Seta, in poco tempo si sono diffusi nell’intero territorio tanto che nel XII secolo erano presenti in tutto il Paese e la loro presenza è diventata oggetto di racconti mitologici. Secondo alcune leggende visto che i felini non sono animali originari del Giappone, ma provengono da un mondo diverso possono manifestare numerosi poteri magici.

Gli errori comuni quando si gioca con il proprio gatto: come evitare fraintendimenti e mantenere il gioco sicuro e divertente 

Il gatto inoltre è al centro del mito dei Maneki Neko, i mici dalla zampa alzata presenti in molti usci di case e negozi nipponiche. Il suo mito è nato circa cinquecento anni fa e ci sono varie versioni che vedono i protagonisti riuscire a sopravvivere o scampare a un attacco perché richiamati da questo gatto particolare.

Per questo motivo in Giappone c’è una grande varietà di nomi per i nostri gatti  dal suono orecchiabile come Kai (oceano), Yuki (neve), Yori (fiducia) e Tora (tigre). Anche i nomi femminili sono evocativi e si ispirano ai fiori come Sakura (fiore di ciliegio), Botan (peonia) ma anche alle stagioni come la primavera Haru o alla bellezza dei felini come Hayami (bellezza rara) e Mieko (bambina bellissima).

I nomi di gatti provenienti dall’oriente

Non è solo la nazione asiatica fonte di ispirazione per i nomi dei gatti, ci sono anche l’hindi, il thailandese e il coreano. Tra i nomi più facili da pronunciare vale la pena citare Kanda  che in thailandese significa “amato” o Kali che in hindi vuol dire “nero” e Gauri (bianco). Per le gatte esistono nomi bellissimi come Rani (in hindi “regina”) e Dara che in coreano vuol dire stella.

Dalla tradizione cinese invece arrivano tantissime varianti perché i gatti erano presenti già nel VI secolo a.C. nei templi buddisti per difendere i documenti sacri dagli attacchi dei topi. Da questa tradizione provengono nomi semplici come Bao (tesoro), Hu (tigre), Yun (nuvoletta). Per le gatte poi potete prendere spunto da Li Mei (bella rosa) o Lian (loto).

Accanto a questi ce ne sono di originali come Li Wei (giocoso compagno felino), Dilong (drago di terra), Zhi (pensa di essere un leone) o Guang Ming (illumina la casa con gioia).

Articolo originale su Today.it

Leggi tutto l’articolo i più belli da scegliere
www.ilpiacenza.it è stato pubblicato il 2025-01-04 06:03:00 da


0 Comments