Il 2025 della Rivierabanca si apre con la trasferta di Cremona

Il 2025 della Rivierabanca si apre con la trasferta di Cremona



Il 2025 della Rivierabanca si apre con la trasferta di Cremona

Il 2025 della Rivierabanca Rimini si apre in trasferta: domenica 5 gennaio, alle 18, gli uomini di Dell’Agnello saranno infatti ospiti della Ferraroni Juvi Cremona, scendendo in campo con l’obiettivo di tornare in pista dopo le ultime, sfortunate, uscite dell’anno passato. Per i biancorossi, la sfida sarà tutt’altro che facile, perché la Juvi, che occupa il sedicesimo posto in classifica con i suoi 14 punti, è in un momento positivo: due vittorie nelle ultime cinque uscite, in casa con Torino e sul campo di Avellino, ma anche tre prestazioni comunque convincenti nelle sconfitte contro squadre ben più accreditate come Forlì, Cantù e Pesaro.

La JuVi Ferraroni Cremona

L’allenatore degli orogranata Luca Bechi ha variato diversi quintetti nelle ultime uscite, dimostrando la flessibilità di un roster che, quando è al completo, può ruotare dieci giocatori veri: un lusso in un campionato così lungo e complesso, specialmente per una squadra che – come la Ferraroni – ha come obiettivo primario la permanenza in categoria.


I compiti di regia sono affidati a Federico Massone ed Isiah Brown. Il primo, dopo una stagione a Verona condizionata da un infortunio, sta tornando ai livelli che aveva fatto vedere negli scorsi anni tra Piacenza e, soprattutto, Trapani: con 8 punti, 3 assist e 4 rimbalzi di media, Massone è capace di contribuire in diversi modi, avendo buona pericolosità anche al tiro (31% dall’arco); il secondo, invece, è alla sua prima stagione in Italia dopo una carriera europea vissuta in campionati di seconda fascia (Cipro, Polonia, Ungheria), ma non sta affatto subendo l’impatto con la Serie A2: le statistiche di Brown raccontano infatti di un giocatore da quasi 17 punti di media, con il 33% dai 6,75 ed un ottimo 54% all’interno dell’arco.

Può partire sia in quintetto che dalla panchina l’altro straniero della Juvi, il nazionale dominicano Eddy Polanco: guardia/ala di 193 cm, veterano di diversi campionati in Europa e Sudamerica, Polanco è un tiratore micidiale (41% da tre punti su quasi quattro tentativi a partita), ed è piuttosto efficace anche da due (50%) ed ai liberi (87%); per lui, sono quasi 16 di media con oltre 3 rimbalzi ad uscita. Da verificare, poi, se ci sarà Lorenzo Tortu, alle prese con il recupero da un infortunio: normalmente “quattro” titolare della formazione lombarda, quella sulla sua presenza sarà la più classica delle game time decisions, da non prendere a cuor leggero perché l’ala classe ’93 apporta quasi 12 punti e 6 rimbalzi alla causa cremonese. Nel pitturato si destreggia Alessandro Morgillo, centro di 204 cm capace di essere efficace dentro l’area sia in attacco (7 di media con il 54%) che in difesa (anche 4 rimbalzi a partita).

Dalla panchina della Juvi si alzano giocatori giovani ma di qualità, a partire da Gianmarco Bertetti, play tascabile (177 cm) che con 3 assist a gara (anche 6 punti) è l’autentico regista di una second unit che comprende anche Alfonso Zampogna, esterno capace di farsi trovare pronto portando energia e tiro da tre punti (31% su quasi due tentativi a partita). Difficile, in senso positivo, trovare un ruolo ad Andrea La Torre, giocatore capace con la sua stazza (204 cm per 91 kg) di ricoprire diversi ruoli, dall’esterno all’ala; per lui, il contributo in termini statistici è limitato (meno di 2 punti, poco più di 3 rimbalzi), ma l’ex Nardò è un veterano della categoria, capace di farsi valere in maniera silenziosa ma importante, lontano dai tabellini.

Salto di categoria, invece, per l’ala Yannick Giombini, che dopo annate importanti in Serie B con Ancora e Fabriano ha risposto alla chiamata della Ferraroni e contribuisce con quasi 4 punti ed altrettanti rimbalzi a partita, con un ottimo 61% dentro l’arco ma pochi tentativi da tre punti (1/5 in stagione). Completa il roster Simone Barbante, centro atipico dotato di una doppia dimensione interna-esterna che gli permette di essere efficace sia da due (48%) che da tre (37%), realizzando oltre 8 punti a partita in uscita dalla panchina.


Come gioca la squadra di Luca Bechi

Dal punto di vista tattico, la squadra di Luca Bechi ama i ritmi alti, e ciò si riflette nella costruzione del suo roster, formato da diversi giocatori che prediligono attaccare nei primi secondi dell’azione. L’impronta del coach livornese sul gioco della Ferraroni è evidente, e gli orogranata sono capaci di trovare soluzioni offensive dopo pochi secondi, sia dal contropiede primario che da situazioni più organizzate di transizione; la Juvi è, quindi, molto pericolosa sia nelle situazioni di palla recuperata e di rimbalzo conquistato che nelle ripartenza dopo un canestro subito. I tanti possessi giocati e gli attacchi veloci, che rendono difficili agli avversari gli accoppiamenti difensivi, fanno sì che Cremona sia il terzo attacco del campionato, appena sotto gli 80 punti a partita. 


In difesa, però, la Ferraroni paga dazio, con oltre 82 punti subiti a partita che la rendono la peggior difesa del campionato; gli orogranata sono molto aggressivi sulla palla, ed infatti sono tra le squadre più fallose della Lega, e tendono a sporcare le linee di passaggio rendendo difficile la circolazione di palla: l’obiettivo è quello di far sì che le azioni avversarie durino il meno possibile, per poterle poi trasformare in contropiedi o transizioni ed avere più possessi offensivi a disposizione. 


Per la Rivierabanca, quindi, si prospetta un impegno difficile: sarà fondamentale, da un lato, il trattamento di palla, limitando il più possibile le palle perse, e dall’altro il controllo dei rimbalzi; questi aspetti decisivi del gioco potranno permettere quindi ai biancorossi di abbassare il numero di possessi della squadra cremonese, imponendo allo stesso tempo il ritmo della partita e portandolo su quello più congeniale a Rimini

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www.riminitoday.it è stato pubblicato il 2025-01-03 19:50:10 da


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