Longo, qual è il termometro in casa Bari?
«Niente drammi ma presa di consapevolezza quella che ci siamo dati nelle chiacchierate settimanali, la vittoria manca alla piazza, ma anche a noi, quando non arriva siamo i primi ad essere delusi e dispiaciuti. Il fatto che si debba vincere è un discorso giusto, ma si deve vincere sempre, ci giochiamo tre punti importanti, la Salernitana dobbiamo viverla come una possibilità di fare bene».
Sta pensando a qualche variazione sul piano tattico?
«Oggi giocare con le due punte è una opzione, sceglieremo anche in base all’avversario, abbiamo sempre iniziato in un modo per poi finire in un altro, quando non ci sono stati tanti spazi ho optato di cambiare sistema in corso. Spero che Vicari ci sia, dal momento in cui non recuperare abbiamo due possibilità di grande valore, Mantovani o Simic che sono due giocatori di esperienza».
Cosa può esserci dietro questa conclamata difficoltà nelle gestione del risultato?
«Non si può parlare di problema tecnico-tattico, perchè la squadra si porta quasi sempre in vantaggio, le partite si possono anche vincere 1-0, è una capacità che non abbiamo ancora dimostrato, ci è mancato quella cattiveria agonistica. La cosa importante è tenere la concentrazione sempre alta».
Ai tifosi piace sentir parlare di obiettivi. Il presidente De Laurentiis fu chiaro: playoff. Lei, invece, tiene un profilo più basso. Eppure tra voi sembra esserci piena sintonia.
«C’è sintonia. Per il percorso che dobbiamo fare per raggiungere i playoff ho lavorato sulle basi. Non possono bastare tre mesi. La squadra sul campo ha dimostrato che poteva starci. Non ho mai visto raggiungere risultati a novembre. Potenzialmente è tutto apertissimo. Il percorso è ricco e fatto di tante difficoltà. Ci lavoriamo da mattina a sera. Questo campionato è estremamente difficile, anche per chi spende cifre folli. Preferisco visto che conosco bene la catogoria partire da una certezza e costruire piano piano. Arrivo in un momento dove abbiamo raccolto una situazione dove c’era da ricostruire, abbiamo le idee chiare per affrontare questo periodo e sapevamo di dover affrontare periodo difficili, come questo. Credo che il punto di partenza sia fondamentale in ottica di programmazione. Ci saranno sessioni di mercato dove si potrà migliorare. Cerco di mettere mattone su mattone per essere sempre più competitivi. Sappiamo quanto per Bari sia importante essere ai piani alti della classifica».
In infermeria che aria tira?
«Abbiamo Vicari che dobbiamo capire come sta, si è fermato precauzionalmente per un fastidio in allenamento. Falletti sta recuperando, Matino non c’è».
Per molti addetti ai lavori il Bari è incompleto per poter essere davvero ambizioso.
«Io dico che questo Bari sta lavorando per esser completo e diventare completo. Penso che sia difficile essere completi dopo una sessione di mercato quando bisogna rifondare. Credo che noi siamo avanti in questo processo, perché è vero che siamo stati recuperati cinque volte, ma ci sono state tantissime cose positive. Nessuno ha preso a pallonate il Bari, anche con lo Spezia, siamo gli unici ad aver pareggiato lì. Dobbiamo continuare questo lavoro di costruzione».
Domani la trasferta a Salerno.
«È una squadra che come il Bari ha raccolto meno di quanto poteva. Ha un modo di giocare chiaro, ha la sua idea di gioco, con calciatori esperti e di qualità. Spesso non ha concretizzato la mole di gioco. Dovremo essere bravi a lavorare in modo importante nelle due fasi, perché sarà una squadra che ci metterà alla prova. Dovremo mettere tutte le nostre caratteristiche per poter vincere, sapendo che la Salernitana ci può fare male in ogni momento».
Lella è partito benissimo, poi ha accusato un calo di condizione.
«La situazione è chiara, con l’espulsione ha spezzato quello che era un ritmo che aveva. Dico che non è facile ritrovare fiducia e ritmi e automatismi, sa benissimo che deve ritrovare questo, è un ragazzo serio e sa in che direzione deve andare».
E Simic?
«Intanto spero che Vicari ci sia. Abbiamo due possibilità di grande valore, una è Mantovani con Obaretin a sinistra, l’altra è Simic, giocatore di esperienza. Siamo coperti in quel ruolo».
Nelle ultime partite il Bari è sembrato avere un atteggiamento diverso.
«Non sono d’accordo, perché se analizzo l’ultima partita abbiamo avuto il possesso palla. Poi c’è l’avversario, ogni partita è differente. In tutte le partite abbiamo cercato di fare la gara, nel secondo tempo siamo entrati con due attaccanti. Non vedo un cambio di atteggiamento se non nella gara di Spezia, per una questione di strategia. Poi ci sono momenti diversi. Pensare di poter condurre le partite per 90’ è difficile, anche per chi è primo in classifica. La nostra intenzione e identità ci deve permettere di fare la partita per più minuti, per fare qualcosa in più dell’avversario, per creare i presupposti per vincere. In questo il Bari non è cambiato, ha perseverato, sta continnuano in questo percorso, Sul piano delle prestazioni valuto il percorso molto positivo».
www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-11-09 13:22:49 da
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