Il corso serale AFM dell’istituto ‘Colombo’ di Sanremo vince concorso con il cortometraggio ‘Non sei solo, non sei sola’

Il corso serale AFM dell’istituto ‘Colombo’ di Sanremo vince concorso con il cortometraggio ‘Non sei solo, non sei sola’



Il corso serale AFM dell’istituto ‘Colombo’ di Sanremo vince concorso con il cortometraggio ‘Non sei solo, non sei sola’

Alla sala Ninfea del Palafiori di Sanremo, si è tenuta la manifestazione conclusiva del progetto rete “Cyber bullis no!” – Trust in teens, con la premiazione dei contest dedicati alle scuole di ogni ordine e grado. Per le scuole secondarie di secondo grado il contest consisteva in un cortometraggio sui temi del sexiting, grooming e cyberbullying, tristi fenomeni purtroppo diffusi tra i più giovani. L’Istituto ‘C. Colombo’ di Sanremo ha partecipato con due classi quarte, ma per la finale è stato selezionato, da una giuria interna alla scuola, il cortometraggio “NON SEI SOLO, NON SEI SOLA”, girato, proprio nei locali della scuola, dagli studenti adulti del corso Amministrazione, finanza e marketing serale.

Alla cerimonia era presente la Dirigente, Dott.ssa Lucia Jacona, che ha premiato gli studenti della sua scuola con delle targhe ricordo. La soddisfazione della Dirigente e della coordinatrice del corso serale, prof.ssa Giuseppina Lombardi, è tanta, soprattutto perché dimostra come il percorso serale dell’Istituto offra anche agli studenti adulti l’opportunità di cimentarsi in attività formative che esulano dalle ordinarie discipline scolastiche. Chi avrà modo di visionare il cortometraggio, pubblicato sul sito della scuola capofila del progetto, l’Istituto Comprensivo Sanremo Centro Levante, insieme ai lavori delle altre scuole, non potrà non notare che si tratta di un lavoro realizzato magistralmente per trattare le tematiche del grooming e del sexiting.

Il messaggio finale che i ragazzi hanno voluto lanciare è che, quando una persona vive situazioni scomode e pericolose, non deve sentirsi solo, né vergognarsi, ma deve confidarsi con chi gli sta vicino, come può essere un compagno di classe o un familiare o un docente, e con il suo supporto avere la forza di denunciare alle forze dell’ordine quanto subito.




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