REGGIO CALABRIA Il “sequestro lampo” di un esponente del clan Alvaro di Sinopoli per chiedere il pagamento di un debito per un acquisto andato male di cocaina. Ad ordinarlo Giuseppe Barbaro, cl.’56, detto “u castanu”, boss ed esponente di spicco dell’omonima cosca di Platì. Una vicenda che vede contrapposte due potenti famiglie di ‘ndrangheta, risolta con il pagamento, con interessi, del debito. L’episodio è contenuto nell’ordinanza dell’inchiesta “Millennium” della Dda di Reggio Calabria, che ha portato all’arresto di 97 persone e fatto luce sull’operatività dei “locali” reggini di Sinopoli, Platì, Locri, Melicucco e Natile di Careri, nonché di quelli di Volpiano, in provincia di Torino, e Buccinasco (Milano), Coinvolte le consorterie di ‘ndrangheta operanti nei tre…
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