Il filtro d’amore non funziona, sedicente maga indagata per truffa

E’ andata male su tutta la linea per una sedicente maga che, oltre vendere un filtro d’amore che si è rivelato inutile, non è stata nemmeno in grado di prevedere il futuro vedendo che sarebbe finita indagata per truffa. Ad innescare la serie di guai per la fattucchiera è stato un rito a base di radici intrecciate, denominato “legamento”, su richiesta di una 49enne riccionese che nell’estate del 2020 era finita in depressione a causa della fine della storia d’amore con il compagno convincendosi di avere anche il malocchio. La presunta vittima, prima di rivolgersi alla 60enne riminese, aveva consultato dei veggenti su internet per poi affidarsi alla donna. Dopo una prima lettura delle carte, costata 25 euro, la maga aveva “letto” nei tarocchi la soluzione ai problemi amorosi della donna proponendo quindi il rito magico che, a suo dire, era “infallibile”.

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Infallibile o meno, certamente non era a buon mercato con la 49enne che, nonostante fosse in difficoltà economiche, aveva pagato una prima tranche da 1000 euro per poi saldare la fattucchiera con un secondo pagamento da 1200 euro. Il rito sarebbe stato quindi eseguito ma, nonostante questo, i risultati sperati non erano arrivati tanto che la presunta vittima contattava ogni mese la 60enne per sapere se la magia stava procedendo o meno. Nella denuncia sporta ai carabinieri la 49enne ha spiegato che la maga “prima mi diceva di avere pazienza, poi che il mio ex compagno non era un tipo facile, che non si faceva legare”. Col passare del tempo era diventato quindi più che evidente di come la magia non avesse fatto effetto e, la presunta vittima, ha iniziato a pretendere la restituzione del denaro ottenendo sempre un netto rifiuto.

E’ stato a questo punto che, arrivata allo stremo, la 49enne non ha potuto far altro che sporgere denuncia ai carabinieri. I militari dell’Arma si sono quindi attivati con un’inchiesta e, in questi giorni, per la sedicente cartomante difesa dall’avvocato Andrea Muratori è arrivato l’avviso di conclusione delle indagini da parte della Procura. Un atto che prelude la possibile richiesta di rinvio a giudizio.