Il Foggia rialza la testa e la Juve Next Gen va ko



FOGGIA 1 

JUVENTUS NEXT GEN 0

FOGGIA (4-3-3): Perina 6; Zunno 6,5, Parodi 6, Camigliano 6, Vezzoni 6; Da Riva 6, Pazienza 6 (dal 17’ s.t. Tascone 6), Mazzocco 6,5; Orlando 6,5 (dal 40’ s.t. Carillo s.v.), Sarr 6 (dal 27’ s.t. Murano 6), Millico 6,5 (dal 26’ s.t. Emmausso 6,5). A disp.: De Lucia, De Simone, Carillo, Lannunziata, Ascione, Santaniello. All. Zauri 6.

JUVENTUS NEXT GEN (4-2-3-1): Daffara 5; Turco 5,5, Pedro Felipe 6, Scaglia 6, Rouhi 5,5; Peeters 6 (dal 16’ s.t. Owusu 6), Palumbo 6,5 (dal 45’ s.t. Amaradio s.v.); Cudrig 6 (dal 27’ s.t. Puczka 6), Guerra 6 (dal 16’ s.t. Papadopoulos 6), Anghelé 6; Semedo 5,5 (dal 27’ s.t. Mancini 5,5). A disp.: Radu, Cat Berro, Macca, Comenencia, Savio, Ledonne, Citi. All. Spanò 6 (Montero squalificato).

ARBITRO: Castellone di Napoli 5.

RETI: 28’ p.t. Orlando.

NOTE: ammoniti Peeters, Millico, Parodi, Perina, Tascone, Mancini, angoli 2-4; recupero 1’ p.t., 6’ s.t.; spettatori 5mila circa.

FOGGIA – Basta un gol di Orlando, al Foggia, per spezzare la serie nera di tre sconfitte consecutive, battere la Juventus Next Gen, tornare al successo dopo oltre un mese. Tre punti di platino per la classifica ma quanta fatica e sofferenza per piegare i baby della Vecchia Signora. Il risultato premia i «Satanelli», Zauri bagna il suo esordio in panchina con la vittoria ma c’è tanto lavoro da fare. Prestazione fra luci e ombre, meglio la prima frazione della ripresa. Un Foggia ancora convalescente, comunque, e rimandato alle prossime sfide, quando la squadra avrà più allenamenti alle spalle con il nuovo tecnico e meno defezioni. Venerdì si replica allo «Zaccheria», alle 20:30, contro la Casertana.

Rossoneri con assenze sparse, tra difesa e centrocampo, per la sfida alla Juve. Squalificati Salines, Felicioli e Silvestro. In infermeria Ercolani, Gargiulo e Danzi. Confermato il baby Pazienza in cabina di regia, Da Riva torna titolare. Sarr al centro dell’attacco, preferito a Murano. Orlando l’esterno destro offensivo, con Zunno arretrato nella posizione di terzino.

Nella Juventus out Sitivanello, Poli e Perotti. Faticanti e Afena-Gyan i forfait dell’ultima ora.

L’esordio di Zauri sulla panchina rossonera è nel segno del 4-3-3. Montero squalificato (in panchina Spanò) dispone i suoi col 4-2-3-1. Primo tempo con poche emozioni e occasioni limpide da rete. Botta e risposta nei primi tre minuti, con una conclusione di Palumbo da fuori area, bloccata in due tempi da Perina, e la replica di Mazzocco con un colpo di testa parato da Daffara senza problemi. È un fuoco di paglia, perché la partita fatica a decollare. L’opportunità da gol maggiore, per la Juve, capita sui piedi di Semedo, servito con un cross rasoterra dalla fascia destra: c’è solo Perina davanti all’attaccante bianconero; provvidenziale l’intervento di Zunno, che arpiona il pallone e salva i suoi dal possibile 0-1. Dieci giri di lancette dopo, è il Foggia a sbloccare il punteggio: destro a giro di Millico, respinta goffa e corta di Daffara; la palla arriva sui piedi di Orlando, che deposita comodamente la sfera in rete. Nei successivi venti minuti prima dell’intervallo non accade altro da segnalare. Il Foggia cerca la via del raddoppio ma si perde negli ultimi metri, tra scelte affrettate e passaggi o traversoni fuori misura.

Avvio di ripresa a tinte bianconere, i baby della Juve spingono alla ricerca del pari. Primi 15 minuti del secondo tempo in apnea per i rossoneri: Perina deve distendersi per deviare in angolo un destro insidioso di Semedo dalla lunga distanza; idem poco dopo, su una girata a rete di Guerra. Poi la squadra di Zauri tira fuori la testa dall’acqua e riprende ad attaccare. Camigliano, prima, e Millico, poi, sfiorano il raddoppio. Dentro Emmausso (fischiato) e Murano in attacco, cambia anche la Juve che riprende in mano il gioco nella seconda parte della ripresa, invoca un rigore non rilevato dall’arbitro e chiude il Foggia nella sua trequarti. Brividi per i rossoneri sui cross della formazione ospite e un paio di conclusioni che non inquadrano lo specchio della porta. Allo scadere Emmausso vicino al gol del 2-0. Finisce così. Il Foggia tira un sospiro di sollievo, nell’attesa di tempi e prove migliori.


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www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-11-11 14:45:45 da


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