CROTONE «Con l’approvazione definitiva del Decreto-Legge Ambiente, il Governo ha fissato un obiettivo chiaro e prioritario: completare la bonifica del Sito di Interesse Nazionale (Sin) di Crotone entro il 31 dicembre 2029». Lo afferma Stelvio Marini, dell’esecutivo provinciale di Fratelli d’Italia. Il Decreto-Legge 17 ottobre 2024, n. 153, recante “Disposizioni urgenti per la tutela ambientale del Paese, la razionalizzazione dei procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale, la promozione dell’economia circolare e l’attuazione di interventi in materia di bonifiche di siti contaminati e dissesto idrogeologico”, segna – prosegue Marini – una tappa fondamentale per il risanamento dell’area. L’articolo 7 di questo provvedimento normativo è riferito alla situazione crotonese, stabilendo che il termine per il completamento degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale sia fissato al 31 dicembre 2029. Il Decreto stabilisce un quadro di gestione chiaro e che dovrà essere coerente con le decisioni già adottate nella Conferenza dei Servizi Decisoria del 24 ottobre 2019, che aveva determinato lo smaltimento dei rifiuti pericolosi in discariche autorizzate fuori dalla Calabria. Questa azione rappresenta una risposta obbligata e risarcitoria per un territorio che ha subito per anni gli effetti di una gestione irresponsabile delle operazioni di bonifica, segnando negativamente la storia economica di Crotone e della sua area, una delle più inquinate d’Italia dove si accumulano enormi quantità di rifiuti pericolosi, tra cui metalli pesanti, composti organici e inorganici e residui di lavorazione ad elevato contenuto radioattivo. Questi materiali rappresentano un grave pericolo per l’ambiente e la salute dei cittadini, compromettendo anche qualsiasi possibilità di sviluppo economico e turistico della città. I dati scientifici, come quelli derivanti dallo studio Sentieri dell’Istituto Superiore di Sanità, hanno inoltre evidenziato un aumento di patologie legate all’esposizione ambientale, tra cui tumori epatici, linfomi e tumori alla vescica, oltre a un incremento della mortalità prematura e delle ospedalizzazioni, in particolare tra i giovani. Il Governo è quindi impegnato a garantire il rispetto degli impegni presi, assicurando la trasparenza delle procedure e una vigilanza costante sul progresso delle operazioni di bonifica. La comunità crotonese, che da troppo tempo attende risposte concrete, ripone finalmente ora una forte speranza in azioni tangibili e tempestive. Il primo passo concreto verso il risanamento – sostiene l’esponente di FdI – è l’avvio immediato dei lavori di bonifica, così come già definiti nel 2019. E sebbene siano trascorsi quasi cinque anni senza azioni concrete, oggi si intravede finalmente la possibilità di un cambiamento, che rappresenta un’opportunità straordinaria per il territorio di Crotone. La bonifica non solo offrirà una soluzione ai danni ambientali, ma favorirà anche lo sviluppo economico, la creazione di nuovi posti di lavoro e la formazione di nuove professionalità. Ciò di cui la comunità non ha invece bisogno sono le azioni populiste, prive di una visione strategica e non calibrate sul contesto locale. Le dichiarazioni in luoghi pubblici rilasciate dal Commissario per la bonifica, del tipo “Con il consenso o in assenza del consenso degli enti territoriali, … io chiamo le forze armate e le forze di polizia e faccio venire i carri armati”, si trasformano in proclami muscolari inutili, che non solo accentuano i problemi, ma rischiano di creare ulteriori tensioni sociali in una situazione già molto delicata. Quando poi tali esternazioni provengono da soggetti investiti di autorità, il rischio è che essi generino disorientamento e delusione tra i cittadini. Occorre saper rappresentare adeguatamente la volontà interventista del Governo, altrimenti il rischio di veicolare messaggi inutili e persino controproducenti rispetto agli obiettivi politici prefissati diventa concreto. È fondamentale che le istituzioni rispettino i propri ruoli, operando in sintonia con le normative vigenti e le responsabilità assegnate. Questo – conclude Marini – è l’approccio che deve guidare il percorso di bonifica e rinascita di Crotone, al fine di garantire un futuro più sicuro per i suoi cittadini».
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www.corrieredellacalabria.it è stato pubblicato il 2024-12-13 21:41:48 da Redazione Corriere
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