Il medico addormentato in Pronto soccorso. La Asl Foggia: mettiamo un tetto ai turni straordinari


CERIGNOLA – La direzione generale della Asl di Foggia sta ipotizzando di imporre un limite orario per i turni aggiuntivi affidati ai medici in convenzione. È questa la risposta al caso di Francesco Paolo Palma, il medico finito al centro di una polemica sollevata da altri operatori sanitari per via del video che lo ritrae mentre sembra dormire alla scrivania del Pronto soccorso dell’ospedale di Cerignola, dove era di turno nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio.

Il caso è scoppiato dopo che la «Gazzetta» ha pubblicato il video (in cui si vede, appunto, Palma che dorme a poca distanza dalle barelle con i pazienti) e la lettera sottoscritta da altri operatori sanitari e mandata alla Asl di Foggia per segnalare la situazione. Il tema di fondo, però, è la grave carenza di medici nel settore dell’emergenza-urgenza, carenza che crea questo tipo di storture: i professionisti convenzionati vengono infatti utilizzati come jolly per coprire i turni in tutti i reparti della provincia.

La questione non sfugge all’assessore alla Salute, Raffaele Piemontese, che sta seguendo la vicenda con il compito non semplice di garantire la qualità dell’assistenza. «Per il solo 118 – dice Piemontese – Foggia ha una pianta organica di 130 medici per coprire il territorio, ma ne ha 50. Per il Pronto soccorso, Foggia città ha una carenza di 18 medici, San Severo ne ha 3 su 12. Cerignola ha una carenza di 9 medici. Il tema reale è proprio questo, che noi non abbiamo i medici e quindi un professionista che si mette a disposizione dei primari e gira ovviamente fa comodo e viene chiamato ovunque». Nel caso specifico, è emerso (ma era già stato segnalato alla Asl fin dal 2023) che Palma superava abbondantemente le 400 ore mensili, a fronte delle 165 previste contrattualmente. «Questo evidentemente non può essere – commenta Piemontese -, però è un cane che si morde la coda perché in qualche modo gli ospedali devono fare fronte alle scoperture delle piante organiche».

Di qui l’ipotesi di imporre un tetto massimo all’utilizzo dei convenzionati per i turni aggiuntivi. Tetto che andrebbe però fissato in maniera congrua (ieri si parlava di 350 ore), considerando che al medico deve essere garantito anche il riposo contrattuale: Palma è arrivato a coprire tre turni consecutivi nello stesso giorno (cinque in due giorni), con evidenti dubbi sulla tenuta fisica. Il crollo alla scrivania potrebbe essere effetto di questo (volontario) superlavoro, anche se l’interessato si è giustificando parlando di un improvviso calo di pressione. Non era però la prima volta che i colleghi di lavoro hanno segnalato episodi simili a quello del 1° maggio.

Ma l’interessato (che secondo la Asl di Foggia in questi giorni è in ferie) e sua moglie hanno dato una spiegazione diversa: Palma ha infatti detto di essere stato avvelenato, così come potrebbe essere avvenuto – sempre secondo la versione del medico – sia nel 2023 che lo scorso anno, quando Palma sarebbe stato costretto a un lungo ricovero.

«Per entrambi gli episodi – ha detto all’Ansa l’avvocato di Palma, Pio Gaudiano – sono stati depositati esposti circostanziati in Procura e sono in corso indagini». «Per il caso attuale – ha proseguito il legale – attendiamo l’esito degli accertamenti medici, tra cui anche l’analisi del capello per verificare l’eventuale presenza di benzodiazepine e in caso di positività, valuteremo un nuovo esposto in Procura». Il medico, secondo l’avvocato, «veniva bersagliato di telefonate per coprire i turni, molto spesso massacranti». Turni a fronte dei quali Palma ha maturato per mesi compensi superiori ai 10mila euro: in alcuni casi – secondo fonti della Asl di Foggia – i compensi non sono però stati pagati in attesa di approfondimenti ancora in corso.

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www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2025-05-12 10:11:21 da


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