Il Natale con i pazienti e non con la famiglia. Le dottoresse al lavoro

Il Natale con i pazienti e non con la famiglia. Le dottoresse al lavoro


GROSSETO. Baristi, camerieri, cuochi, poliziotti, carabinieri, vigili del fuoco, giornalisti, ingegneri, addetti ai supermercati, medici, infermieri, personale sanitario vario. Ma anche elettricisti, idraulici. Si fa prima a dire quali sono i lavoratori che durante i giorni segnati in rosso sul calendario possono tenere il cellulare staccato e dedicarsi alla propria famiglia per festeggiare senza pensieri. 

Tra le persone che lavorano anche durante i giorni di festa, i medici rappresentano una delle categorie più rappresentate.

A Natale, quest’anno, il turno al Misericordia, tra gli altri, è toccato a Lucia Salvischiani, chirurga, che sarà in reparto e – se servirà, ma le auguriamo di no – anche in sala operatoria sia a Natale che a Santo Stefano. Mamma di Camilla, che ha appena 2 anni, quest’anno sarà il primo Natale lontano dalla sua bambina.

«Organizziamo i turni dividendoci in due gruppi – spiega – al primo toccano Natale e Santo Stefano, al secondo Capodanno e Befana. Il nostro lavoro non può fermarsi: e anzi, in reparto, cerchiamo di portare più ottimismo che mai».

Anche per Martina Armati del reparto di Pneumologia è il primo Natale lontano dalla sua famiglia.

«Io sono di turno il 25 dicembre e so che sono giornate particolari con un turno molto intenso, di ben 12 ore – dice la dottoressa – È il mio primo anno da specialista, so che sarò in reparto e che mi sposterò in base alle esigenze».

È vero, essere ricoverati in reparto durante le feste non piace a nessuno e anzi, l’umore rischia di peggiorare durante le feste. Per questo tocca spesso ai medici, agli infermieri e agli operatori sanitari che sono in turno durante le feste di cercare di sollevare un po’ l’umore di chi si trova costretto a letto, magari come succede nel reparto di Chirurgia, dove lavora la dottoressa Salvischiani, ha subito un delicato intervento chirurgico

«Nel nostro reparto ci sono persone operate per patologie oncologiche – spiega la chirurga – che hanno bisogno più di altri di un sorriso. Abbiamo già addobbato l’albero, abbiamo fatto qualche decorazione nel reparto per renderlo un po’ più accogliente. I pazienti costretti a trascorrere il Natale all’ospedale sono psicologicamente più fragili. Oltre ai problemi di salute, sentono la distanza dalle famiglie, per questo cerchiamo di allungare l’orario del passo e anche noi cerchiamo di dare loro qualche sorriso in più

Anche nel reparto della Pneumologia hanno costruito un ambiente più caloroso. «Tutto l’anno siamo gentili e sorridenti in reparto, ma più che mai lo siamo sotto le feste – dice Armati – abbiamo addobbato i corridoi, sia per noi che per i pazienti. E, per quanto possibile, proveremo di far sentire loro a casa e a farli sorridere».

In reparto anche a Natale

Non c’è solo il giro visite in reparto, ad impegnare i medici che sono di turno a Natale. C’è anche tutto l’aspetto dell’emergenza, gli interventi non programmati di chi arriva al pronto soccorso e che ha bisogno della sala operatoria e delle mani sapienti di medici come la dottoressa Salvischiani oppure chi ha una crisi respiratoria e ha bisogno di una pneumologa.

La chirurga si è innamorata del suo mestiere proprio per questo. «Quello che mi ha spinta a scegliere Chirurgia è stato il pensiero che fossero le mie mani, e non i farmaci ad esempio, a risolvere i problemi delle persone». 

Arrivata a Grosseto nel 2012 da Careggi, l’ospedale universitario di Firenze, la dottoressa, originaria di Prato, ha scelto il Misericordia proprio per la scuola di robotica diretta da Andrea Coratti. «A Firenze essere una chirurga donna era più difficile – dice – qua mi sono trovata subito molto bene. La scuola di robotica è cresciuta molto, ora è aperta anche agli specializzandi e quasi tutti i reparti chirurgici, dall’urologia alla ginecologia, utilizzano la robotica. È stimolante, è un lavoro che si rinnova ogni giorno». 

La pneumologa Armati è in servizio il 25 dicembre e anche lei si sposterà di reparto in reparto in base alle esigenze. «In reparto trattiamo tutto quello che riguarda l’apparato respiratorio, dall’asma a polmoniti o bronchiti gravi – dice – È la mia prima guardia il giorno di Natale e so che mi mancherà un po’ la mia famiglia. Ma sono pronta a dare il meglio di me come ogni altra volta».


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    Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie.
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    Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l’ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi
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www.maremmaoggi.net è stato pubblicato il 2024-12-24 07:30:45 da Marina Caserta


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