Il nuovo traguardo di Izzo: lasciato Grosseto, fa volare San Giovanni

Il nuovo traguardo di Izzo: lasciato Grosseto, fa volare San Giovanni


PIOMBINO. Alessandro Izzo, piombinese, classe 1990, allunga la sua serie di successi come direttore sportivo del calcio a cinque a San Giovanni Val d’Arno,  portando la squadra a vincere la Coppa Toscana e alla finale di Coppa Italia.

Un susseguirsi di successi quelli che il piombinese Alessandro ha collezionato durante la sua carriera sportiva, da giocatore, e lavorativa, da allenatore e direttore sportivo. Un trascorso, quello di Izzo, pieno di soddisfazioni sia come giocatore che come allenatore e direttore sportivo.

E dopo aver lasciato l’Atlante Grosseto, è ripartito da San Giovanni. Ora però, vorrebbe tornare ad allenare.

Il nuovo traguardo di Izzo: lasciato Grosseto, fa volare San Giovanni
Alessandro Izzo con i ragazzi della squadra

Una passione, quella per il calcio a 5, che lo accompagna da sempre e di questa passione Alessandro ne ha fatto la sua carriera. Izzo, parte da giocatore, sette anni nell’Atlante Grosseto, vincitore del campionato di serie B, per poi passare in A2 e, a soli 28 anni, diventare l’allenatore della squadra.

L’allenatore più giovane in Italia raggiunge di volta in volta gli obiettivi prestabiliti e porta l’Atlante Grosseto tra le prime 4 squadre di categoria e l’Under 19 a vincere il campionato tra le prime cinque d’Italia. Un evento raro in Toscana, avvenuto solo quattro volte in trent’anni, una coppa vinta solo da Prato nel ’92. 

San Giovanni: l’intuizione di Bossini

da sinistra: il presidente Mirco Bossini, la segretaria Noemi Cavuti e Alessandro Izzo durante la vittoria della Coppa Toscana
da sinistra: il presidente Mirco Bossini, la segretaria Noemi Cavuti e Alessandro Izzo durante la vittoria della Coppa Toscana

Dopo aver lasciato Grosseto sono state tante le offerte proposte ad Alessandro, che ha trovato nel presidente del San Giovanni, Marco Bossini, l’entusiasmo che cercava.

Con il San Giovanni, in veste di direttore sportivo, Izzo ha conquistato la Coppa Toscana e ha portato la squadra in Final Four, battendo il Levante 2 a 4 a casa loro, ribadendo la vittoria con uno schiacciante 9 a 0 e vincendo contro il tosto Baraccaluga 11 a 1.

Partite formidabili vinte con strategie pensate ad hoc per arrivare con metodo al raggiungimento di obiettivi importanti. 

Bossini: Izzo? Una scelta vincente per il San Giovanni

Izzo durante una parata
Izzo durante una parata

Mirco Bossini, che cosa l’ha colpita di Alessandro e perché lo ha voluto per questo ruolo?

«Sicuramente la sua esperienza. In principio gli avevo proposto di venire ad allenare da noi, costruendo la squadra perché ci sembrava il mister giusto per farci fare il salto di qualità e per provare a vincere il campionato, poi visto che questo non è stato possibile, sia per la lontananza che per gli impegni lavorativi che lui aveva già preso, e volendomi avvalere della sua esperienza gli ho proposto un ruolo manageriale. Ha dovuto costruire la squadra come fosse l’allenatore per cercare di fare una stagione importante e mi sembra proprio che l’intento sia riuscito bene».

Quali sono le sue impressioni su questo anno di lavoro insieme?

«Con Alessandro abbiamo iniziato nel 2024 e lui mi ha segnalato qualche giocatore che si è rilevato di ottimo livello. In questa stagione sportiva gli abbiamo chiesto di aumentare la collaborazione, di fare parte del nostro gruppo e di creare quasi dal niente la squadra. I risultati positivi non sono tardati ad arrivare, infatti, per la nostra società questa stagione sportiva è stata la migliore in assoluto: abbiamo per la prima volta vinto la coppa regionale e siamo arrivati a giocarci il titolo di campione d’Italia con promozione in serie B annessa. Non siamo riusciti a vincere la finale, ma siamo arrivati terzi in campionato. Abbiamo poi conseguito un altro record raggiungendo la finale dei play off che giocheremo questo venerdì».

Alessandro Izzo, un anno di successi

Alessandro Izzo
Alessandro Izzo

Alessandro Izzo, qual è la sua più grande soddisfazione?

«Sicuramente l’Under19, una squadra con cui lavorare non è semplice. Aver portato la squadra dell’Atlante Grosseto tra le prime cinque d’Italia, quasi nessuno a livello toscano era riuscito in questo intento. Abbiamo sconfitto il Modena, con una formazione forte, la Fenice Venezia Mestre, il fiore all’occhiello del futsal giovanile, e poi per ironia della sorte, per un regolamento beffardo riguardante il numero dispari delle squadre, abbiamo dovuto giocare il replay proprio con il Fenice Venezia Mestre. Quindi, anziché andare diretti alle finali, siamo scesi nuovamente in campo ma con squalifiche e giocatori infortunati.  Un ko carico di amarezza». 

Ha dovuto costruire la squadra del San Giovanni da zero…

«Quando sono arrivato, la necessità di rinnovamento era evidente: ho effettuato dieci acquisti su un totale di dodici giocatori. Solo due elementi della squadra precedente sono rimasti».

Premiazione della finale Coppa Italia Futsal, San Giovanni 2° classificato
Premiazione della finale Coppa Italia Futsal, San Giovanni 2° classificato

Dopo tanti anni nell’Atlante Grosseto in veste di allenatore, come ha visto la stagione di quest’anno?

«Dopo una lunga parentesi di sette anni come giocatore e cinque anni come allenatore dell’Atlante Grosseto, ho preso atto dei grandi sforzi fatti e dell’assoluta qualità della rosa. La reputavo la più forte del girone insieme al Real Fabrica, nonostante gli oltre 20 punti di ritardo dalla capolista».

«Personalmente, continuo a credere che raggiungere ottimi risultati con un budget più contenuto abbia un valore maggiore rispetto al conseguire obiettivi standard beneficiando di investimenti superiori».

Giunti in dirittura d’arrivo dei campionati, siamo ormai alle porte con la prossima stagione. Quali progetti ha per il futuro?

«In questo periodo sto ricevendo diverse proposte interessanti. In particolare, sto valutando con attenzione due offerte di un certo rilievo provenienti dalla Serie A2, rispettivamente dal centro e dal sud Italia. Finora, a causa di impegni istituzionali e professionali pregressi, ho dovuto richiedere del tempo per poter prendere una decisione ponderata. Attualmente sono in fase di valutazione delle opportunità che il mercato mi sta offrendo e rimango aperto a nuove collaborazioni».

In Toscana i successi scarseggiano, ma le offerte proposte provengono da atre regioni

«Nella scorsa stagione qualcosa si era mosso, però il progetto non mi ha soddisfatto pienamente. La mia intenzione sarebbe quella di tornare in panchina e portare ad alti livelli un’altra squadra toscana. Sono consapevole che scegliere me significa anche avere il coraggio di mettersi in gioco e, come motivazione principale, avere tanta ambizione. Di fatto, non mi limito a svolgere il solo e complesso ruolo dell’allenatore, ma voglio essere centrale in ogni scelta della società. Se l’obiettivo è quello di vincere, lavoro ed impegni istituzionali permettendo, lo prenderò in considerazione, anche perché abbiamo visto che non basta avere solo le idee per portare a casa trofei»




  • Collaboratrice di MaremmaOggi.Nel giornalismo non esistono sabati né domeniche, non c’è orario e neppure luogo. C’è passione, c’è talento. Il mio lavoro è il mio sorriso.
    Da sempre curiosa, amo il sapere: più apprendo più vorrei conoscere.
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www.maremmaoggi.net è stato pubblicato il 2025-04-18 07:25:03 da Jessika Biondi


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