È finita tra i fischi al Tardini, con Delprato e compagni sotto la curva a capo chino mentre la Nord si faceva sentire con l’intento di svegliare le coscienze. Lo aveva fatto anche prima del 90′, quando Mihaila abbandonava mestamente il campo dopo 83′ di niente. L’ingresso in campo di Benek era stata l’unica nota positiva della serata per Fabio Pecchia, scosso dal black monday così come i suoi ragazzi. Il lunedì nero del Parma si è consumato sotto i colpi del Genoa, neanche tanto convinti ma sufficienti, evidentemente, per far crollare le certezze di una squadra remissiva e con poche idee, che ha tirato zero volte nello specchio della porta. È stata la seconda partita in cui il Parma non ha mai inquadrato lo specchio neppure con un tiro. L’altro precedente risale alla sfida con il Bologna del 6 ottobre scorso.
Lì un punto in dieci sembrava essere il primo passo di un nuovo inizio. Invece no. Ieri sera la squadra ha finito sconfitta e contestata. All’undicesima giornata: forse è presto per alzare la voce dalla curva, ma contro il Genoa si sono registrati i primi malumori convinti. La vittoria manca da più di due mesi. Scene che non si vedevano da tempo a Parma. Messi a nudo i limiti di un Parma non è abituato a vivere in certi acquitrini. La gara di ieri ha evidenziato come i crociati siano indietro sul piano della lotta, soprattutto contro le squadre che concorrono per lo stesso obiettivo fissato dal Club e chiesto dai tifosi un paio di gare fa con uno striscione: la salvezza.
E questo è certificato dai numeri: 6 punti in 4 partite contro le squadre che giocano in Europa, 3 in 7 gare con le altre. In totale fa 9 in 11. Media da retrocessione: uno 0,82 a gara, inferiore a quella con la quale viaggiava il Parma della stagione 2020/2021, l’ultimo retrocesso in Serie B al termine del campionato. Dopo 11 partite, quella squadra era 14esima in classifica con 11 punti. Nelle ultime otto partite, il Parma è ultimo per punti fatti: 5. Come Lecce e Genoa che, contro il Parma, ha fatto risultato
L’unica notizia positiva, oltre al rientro di Benedyczak, è che Pecchia e i suoi sono riusciti a mantenere il +1 dalla zona rossa. Ma è un segnale da cogliere assolutamente: serve fare in fretta e reagire, a partire da Venezia, altra avversaria che venderà cara la pelle dopo il Genoa. Con Hernani che probabilmente darà forfait ancora, Anas che ha riportato un trauma distorsivo alla caviglia sinistra e senza Bernabé. Chissà per quanto. Per lo spagnolo si temono tempi lunghi. Decisivi gli accertamenti che saranno eseguiti nelle prossime ore.
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www.parmatoday.it è stato pubblicato il 2024-11-05 22:10:00 da
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