il report che fotografa una provincia di Ancona longeva ma fragile

il report che fotografa una provincia di Ancona longeva ma fragile



il report che fotografa una provincia di Ancona longeva ma fragile

È una provincia che invecchia, quella di Ancona, ma dove si continua a vivere a lungo. E’ quanto emerso dal nuovo Profilo di Salute redatto dalla UOS Epidemiologia dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Ancona. Il documento fotografa lo stato di salute della gente, identificando criticità e priorità per la programmazione degli interventi.

Il report

Nel 2025 la provincia di Ancona conta 461.645 residenti, il 52% donne, con un’età media di circa 48 anni e il 9,9% di cittadini stranieri. L’indice di vecchiaia è tra i più alti della regione: 235 anziani ogni 100 giovani, a testimonianza di un invecchiamento demografico marcato. L’aspettativa di vita resta elevata: 82,6 anni per gli uomini e 86,5 per le donne, ma il benessere percepito cala: ogni persona infatti riferisce mediamente 7,5 giorni al mese in cattiva salute. Le principali cause di morte restano le malattie cardiovascolari (30%), seguite dai tumori (23%) e dalle patologie respiratorie (7%). Queste patologie cronico-degenerative non trasmissibili costituiscono tra i principali oneri in termini di mortalità e morbosità, oltre che di utilizzo delle risorse sanitarie. Dal punto di vista epidemiologico infatti esse rappresentano le più rilevanti anche per carico assistenziale e impatto sulla qualità della vita, determinando elevati tassi di ospedalizzazione e perdita di anni di vita in buona salute. Tra i comportamenti a rischio, persistono fumo, consumo di alcol e sedentarietà. Buona l’adesione agli screening oncologici, con percentuali superiori alla media nazionale: 56% per la cervice uterina, 55,4% per la mammella e 43,3% per il colon-retto. “I dati fotografati da questo aggiornamento ci consentono di rispondere al meglio ai bisogni di salute della gente sulla base dei cambiamenti demografici e sociali – dichiara il Vice Presidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini – questi cambiamenti modificano la domanda di cure e di assistenza da parte dei cittadini, per questo organizzare la sanità guardando ai nuovi bisogni di salute permette di mettere in campo interventi e servizi sanitari più mirati ed efficaci”.

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www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2025-04-29 15:44:47 da


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