Il Salvatore numero 5 non è diverso dal Salvatore numero 10. Lo Spezia sì.


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Il Salvatore numero 5 non è diverso dal Salvatore numero 10. Lo Spezia sì.

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A febbraio 2024, con lo Spezia ancora zavorrato in fondo alla classifica, Salvatore Esposito era il giocatore ad aver toccato più palloni in serie B, con una media di circa 93 per partita, ed era il terzo per passaggi completati: 1571, primo tra i centrocampisti. Chiuse la sua serie B con 2.829 tocchi su 3.120 minuti giocati, ovvero circa 9 tocchi ogni dieci minuti. Nelle prime sei giornate della serie B 24/25 sono 380 tocchi in 540 minuti, ovvero 7 ogni dieci minuti di gioco.

E’ questo uno dei dati che salta all’occhio studiando la performance di uno dei giocatori chiave degli aquilotti di Luca D’Angelo. Cercando di andare in profondità nell’analisi del Salvatore numero 5 e confrontandola on il Salvatore numero 10, viene da pensare che in verità, più che il suo calcio, è quello dello Spezia tutto che è cambiato nel frattempo. Molti indicatori della scorsa stagione erano infatti anche migliori di quelli attuali per il regista stabiese.

Prima considerazione è che oggi non è per forza il collettore forzato di ogni azione, attorno ha un sistema che permette di lanciare con successo per le punte per esempio, aspetto che era molto mancato. Così si è un po’ spostata in avanti anche la sua zona d’azione. Secondo i dati Fbref, sito di culto per gli amanti delle statistiche, nel 23/24 toccava il 3.8% dei palloni in area difensiva, il 19.9% nella propria trequarti e il 57.6% in mezzo al campo. Il restante era diviso tra la trequarti offensiva (23.6%) e l’area offensiva (0.9%). In queste prime sei giornate della serie B 24/25 gestisce il 5.2% dei palloni che riceve sono in zona difensiva, il 17.9% nella trequarti difensiva, il 55.5% nella zona centrale del campo, il 27.4% sulla trequarti offensiva e l’1,6% in zona offensiva.

 

Il celebrato Tessmann toccava 386 palloni ad aprile, quando l’Olympique Lione gli metteva gli occhi addosso per portarlo in Ligue 1 l’estate successiva. Nello stesso mese da Salvatore ne erano passati 413 e in quella classifica, oltre a loro, c’erano solo difensori (Antov, Scognamillo e Masiello). E ancora, Tessman ha recuperato 248 palloni in tutto il torneo scorso contro i 279 di Salvatore. La differenze la faceva la squadra che c’era attorno: il Venezia capitalizzava con l’attacco migliore del torneo, gli applausi per lo Spezia si fermavano agli ultimi 16 metri.

Parlando di efficacia, se si sommano i dati dei mancati controlli di palla insieme a quello delle perdite di possesso, al Salvatore edizione 23/24 succedeva una volta ogni 44 minuti e mezzo di gioco di perdere palla mentre al Salvatore 24/25 è successo una volta ogni 31 minuti e mezzo. Perde più palloni di un anno fa, ma evidentemente ha attorno una squadra che riesce a sopperire all’eventuale break e che gli lascia la libertà di giocare con maggiore serenità. Momento chiave l’arrivo di Nagy, con cui c’è grande complementarità, ma lo stesso potrebbe dirsi di Cassata.

Adam Nagy ed Edoardo Soleri

 

Lo stile di gioco di Esposito non è cambiato granché se si studia il dato della lunghezza media dei suoi passaggi: erano di 16.4 metri allora e sono di 16.5 metri oggi. Di questi però, 5.6 metri erano guadagnati verso la rete avversaria nel 23/24 mentre sono 6.5 nel 24/25. Cresce la percentuale di passaggi brevi completati (95.3% contro 91.5%), scende quella di medi (-1.4%) e lunghi (-2.7%).

Sempre secondo i dati fbfref l’anno scorso la percentuale di passaggi conclusi con successo da Salvatore fu l’82.2% contro l’80.4% odierno. I passaggi progressivi (prgp), ovvero quelli dentro l’area avversaria o che spostano il gioco di almeno dieci metri verso la porta da attaccare, erano stati 280 nel 23/24 per una media di 8 ogni novanta minuti di gioco effettivo contro una media di 5.6 in queste prime sei partite della serie B 2024/25. Questo un indicatore importante per una squadra poco avvezza al palleggio fine a sé stesso come lo Spezia di D’Angelo, che dopo il 4-2 alla Carrarese ha sottolineato in conferenza come “l’unico possesso palla che mi interessa è quello fatto nella metà campo avversaria”.

D’Angelo

 

Anche i gol con assist previsti erano più alti un anno fa: 6.1 contro 2.5. Il fatto che Salvatore sia già a 4 assist dopo sei giornate contro i 5 totali dell’annata precedente induce a pensare che sia cambiata innanzitutto la capacità di chi riceve quel passaggio nel tradurlo in rete. Le altre stagioni del regista stabiese in serie B dimostrano una certa costanza in questo “fondamentale” sin dai tempi della Spal: 4.1 nel 20/21, 3.6 nel 21/22 e 2.9 nella prima metà del campionato 22/23. I numeri che spinsero lo Spezia ad acquistarlo nel gennaio 2023 ritenendolo pronto per la serie A. Come sta dimostrando di essere oggi.

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www.cittadellaspezia.com è stato pubblicato il 2024-09-25 15:53:31 da

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