«Il Trasporto pubblico locale sarà al centro di tutto»

«Il Trasporto pubblico locale sarà al centro di tutto»




«Il Trasporto pubblico locale sarà al centro di tutto»

ANCONA – Dopo anni di attesa Ancona ha finalmente il suo Piano Urbano di Mobilità Sostenibile. Il documento è stato licenziato ieri dalla giunta e presentato oggi alla stampa dal sindaco Daniele Silvetti e dall’assessore alla Mobilità Giovanni Zinni. Obiettivo del Pums, che una volta validato sarà valido fino al 2034, è quello di far sì che sempre più cittadini utilizzino mezzi alternativi all’auto per giungere in città. Il documento, non per ultimo, è anche obbligatorio per poter accedere ai fondi erogati da enti come Ue, Ministeri, Regione e Provincia. Al centro del piano spicca il Trasporto pubblico locale. Tradotto, sempre più gente dovrà abituarsi ad utilizzare i mezzi di Conerobus per giungere in città, lasciando i propri mezzi a casa o nei parcheggi scambiatori. I tempi di completa attuazione del Pums sono ancora incerti date le mille variabili in gioco tra il dire e il fare, tanto che le massime autorità cittadine hanno ritenuto opportuno dichiarare che entrerà a regime «entro la fine della nostra sindacatura». Nel frattempo le norme vigenti prevedono che il Pums sia soggetto per 240 giorni alla procedura di Vas non appena sarà consegnato alla Provincia di Ancona. Un lasso di tempo durante il quale chiunque potrà porre obiezioni o semplicemente suggerire cambiamenti e integrazioni. Solo successivamente potrà essere discusso in consiglio comunale. Insomma, l’iter di approvazione non è proprio corto.

Ad ogni modo l’obiettivo di ogni Pums era e resta quello di migliorare l’accessibilità e la qualità dell’ambiente urbano, ridurre i fattori di rischio legati agli spostamenti e migliorare l’efficienza e l’economicità degli spostamenti. Questo piano strategico si configura, pertanto, come strumento che individua la cornice generale, gli interventi e le politiche, da attuarsi successivamente con l’elaborazione di quattro piani attuativi: Piano generale del traffico urbano, aggiornamento del programma triennale del Tpl urbano, il Programma urbano di parcheggi ed infine il biciplan. L’obiettivo dichiarato è inoltre quello di incentivare la mobilità sostenibile, passando dal 33% al 48%. Un obiettivo raggiungibile con il Tpl che dovrebbe passare dal 24% al 31% e la mobilità attiva, come percorsi pedonali, ciclabili e simili, dal 9% al 15%. A fare da contraltare l’uso dei veicoli a motore che dovrebbe scendere dal 67% al 52%. Tutto ciò in linea con la strategia europea volta alla riduzione delle emissioni inquinanti da traffico, puntando ad una riduzione dell’utilizzo dell’auto privata. Ancora, sono 4 i punti cardine del Pums Made in Ancona che impatteranno in modo significativo non solo sulla viabilità, ma anche sulla qualità della vita e sulla sostenibilità ambientale della città dorica: il nuovo anello filoviario, la riattivazione della Stazione Marittima, il cambio della viabilità in via Bocconi ed in via Giannelli, agli imbocchi della galleria del Risorgimento, l’introduzione di alcune Zone ad accesso controllato, le Zac, dopo la sperimentazione attuata su Portonovo. Oltre a questo, altre azioni strategiche individuate nel Pums verranno delineate con esattezza nei successivi piani attuativi di settore, vale a dire il Pup (Piano Urbano dei Parcheggi), il Pgtu (Piano generale del Traffico Urbano), il Programma triennale del trasporto pubblico e il Biciplan. Presenti alla conferenza stampa anche il sindaco di Falconara Marittima Stefania Signorini e il consigliere di maggioranza Clemente Rossi, dato che i due comuni procederanno sempre più in sinergia su questo e su molti altri temi.

«L’atto del Piano urbano di mobilità sostenibile – ha iniziato a spiegare Silvetti – rappresenta la visione che questa amministrazione vuole dare nei prossimi 10 anni alla mobilità e qual è la politica che intendiamo seguire. Ringrazio pertanto Zinni per il lavoro svolto con competenza e dedizione. Perché questo piano dà la visione di ciò che vogliamo fare. L’atto amministrativo è stato approvato ieri in giunta. Oggi parte un processo lungo e complesso (la già citata Vas, ndr) che vedrà la sua definizione e perfezionamento conclusivo nella sua metà del 2025». Il primo cittadino sottolinea poi come «il lavoro parte dalla collaborazione della società Sintagma. L’elaborato primordiale apparteneva all’amministrazione precedente e poi noi lo abbiamo aggiornato e modificato in base a quelle che riteniamo essere le esigenze di questa città. Ringraziamo anche il sindaco di Falconara Stefania Signorini e Clemente Rossi qui presenti. Infatti, a questa visione che diamo della mobilità cittadina, c’è la volontà di ampliare il raggio di azione del piano, collegandoci con realtà limitrofe per dinamiche di accessibilità e mobilità». Come detto «Il piano vuole privilegiare il trasporto pubblico. E questo per una scelta che non ha un approccio ideologico, ma che bensì prende atto di quella che è la morfologia della città, le aspettative dei cittadini e che ci aiuta a dare una risposta alla città nella sua interezza, rendendolo molto pratico e pragmatico». Un capitolo a parte per il sindaco lo merita la riapertura della Stazione marittima ferroviaria: «Riteniamo che sia la scelta strategica indispensabile per rispondere alle esigenze di chi vive la città da pendolare. Grazie alla collaborazione con l’autorità portuale, le ferrovie dello stato e gli enti locali… ci sarà una rivoluzione un cambiamento che i cittadini aspettano per un nuovo accesso al centro della città. Lo facciamo per renderla più vivibile, agevolare l’accesso degli utenti per gli eventi».

Infine Silvetti non si nasconde sulla mancanza di tempi precisi e definiti per la completa attuazione del Pums e anzi passa alla modalità All In: «Non staremo con le mani in mano durante questi 240 giorni di Vas. L’impegno che mi sono assunto, come tutta l’amministrazione, è di fare opere entro la fine della sindacatura. Anche perché è alla fine che verrò giudicato, non prima. Ci sono cose che si possono fare domattina e altre che richiedono tempo. Sappiamo ad esempio che riaprire la stazione marittima sarà un procedimento complesso, ma c’è una precisa volontà politica adesso certificato da uno strumento come il Pums. Ebbene entro i prossimi 3 anni porteremo a termine quanto qui indicato. Ci sono anche interessi che confliggono tra enti e stakeholder vari, dovremo quindi essere bravi a renderli armoniosi. Comunque – prosegue auto incalzandosi – da oggi si è preso un bell’impegno che ci mette in mora. Questo per noi diventa uno stimolo e uno strumento che ci mette con le spalle al muro. Ci assumiamo le nostre responsabilità, nel momento in cui tra 3 anni e mezzo diremo alla città “signori lo abbiamo portato a termine e quindi mi ricandido” oppure “ho fallito e non mi ricandido per non prendere in giro la gente”. Siamo dentro a un corridoio stretto che può giocarci contro – prosegue – se non saremo bravi a farlo. Oggi si inizia a correre. È stato dato lo start».

Zinni ha poi aggiunto: «Il Pums avrebbe dovuto essere approvato un paio di anni fa. Ebbene oggi ci troviamo qui ad iniziare un vero e proprio iter. Ci sarà un’interlocuzione tecnica con la Provincia. In questo periodo poi chiunque potrà portare obiezioni». Il vicesindaco passa poi alle analogie cinematografiche per spiegare come «L’attore protagonista di questa sceneggiatura è il Trasporto pubblico locale». Una scelta fatta, a loro modo di vedere, tenendo un «approccio laico e pragmatico. E il Tpl è identitario della città viste le sue radici. Siamo da sempre una delle città d’Italia con il maggiore utilizzo del trasporto pubblico locale cittadino. E, in secondo luogo, abbiamo tenuto conto degli aspetti geomorfologici». Altro punto che l’assessore vuole che si tenga bene a mente è lo stretto legame con l’economia e il commercio cittadino: «Ancona città viva, se inquina non va bene. Ma Ancona se diventa senza inquinamento, ma ‘morta’ e per ‘morta’ intendo senza attività economiche, allora non abbiamo fatto un bel servizio alla comunità. Quindi abbiamo tenuto un occhio anche alle attività economiche e a chi lavora». Ancora sugli obiettivi: «Contiamo di ridurre del 15% l’uso del mezzo privato, tramite un processo di condivisione con i cittadini che dovranno trovare accattivante il nostro Tpl e, in via residuale, con la mobilità dolce come ciclovie, monopattini, car sharing e percorsi pedonali che ben si prestano anche al turismo» Questo, sottolinea sempre Zinni «non è un ‘pippotto’ politico, è molto tecnico. E dovrà tenere conto del Pug, il nuovo Piano urbanistico generale, che sostituirà il Prg. Il Dpss dell’Autorità portuale e poi del Pia 2, senza dimenticare l’eliminazione delle barriere architettoniche. Per arrivare a tutto ciò abbiamo avuti incontri con associazioni di categoria, sindacati, associazioni ambientaliste, Ctp, enti come provincia e Regione».

Il sindaco di Falconara Stefania Signorini esordisce subito facendo «i complimenti» perché secondo lei «questo è un piano che declina su vari aspetti il tema della mobilità sostenibile, migliorando la viabilità anche attraverso una serie di sperimentazioni innovative. Quindi il mio plauso va a Silvetti e Zinni. So bene – rimarca poi – quanto non sia scontato muoversi facendo incontrare l’aspetto normativo con le esigenze dei cittadini. Trasferire in un piano visione della città e idee progettuali è sicuramente un qualcosa di positivo. Per quel che riguarda Falconara devo dire che è un segnale molto positivo la partecipazione alla nostra conferenza. Perché per la prima volta, dopo tanto tempo, si parla al plurale e si esce dal microcosmo della dimensione della singola città e ci si proietta all’orizzonte più ampio. Un qualcosa che è richiesto dalla contemporaneità e dalla sostenibilità. Il tutto necessita infatti di riflessioni e azioni plurali. Insomma la collaborazione è quantomai positiva».

Ulteriori dettagli specifici su bus, sosta, parcheggi e strade verranno trattati successivamente.


Leggi tutto l’articolo «Il Trasporto pubblico locale sarà al centro di tutto»
www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2024-10-18 18:18:06 da


0 Comments