All’indomani della sentenza del processo Ellenika, un processo che ha evidenziato gli appetiti della malavita organizzata per il Vastese, si torna a parlare della necessità di salvare il tribunale di Vasto, presidio di legalità per il territorio istoniense e per l’intero Abruzzo.
A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.
Il sindaco di Vasto, Francesco Menna, invita i parlamentari abruzzesi a sollecitare finalmente soluzioni definitive al Governo.
” E’ tempo di prendere una decisione definitiva. Il fatto che a Vasto in otto anni , sia intervenuta ben 4 volte la direzione distrettuale antimafia in ben 4 processi per associazioni di stampo mafioso è un dato che non può essere ignorato. Grazie all’emendamento Legnini, il tribunale di Vasto si è salvato fino ad oggi. E’ però assolutamente necessario che il governo salvi il presidio istoniense.La riforma della giustizia ” prosegue Menna ” va fatta tenendo conto delle peculiarità ed esigenze di un territorio”. Per Menna, non solo la procura e il tribunale di Vasto andrebbero salvati definitivamente, ma sarebbe necessaria una maggiore e continua collaborazione della procura vastese con la direzione distrettuale dell’Aquila e con la direzione nazionale antimafia di Foggia.
“La storia di Vasto e quello che accade a Vasto racconta la necessità di proteggere una “città cerniera”. La cronaca e ciò che accade non sono opinioni, ma fatti. La malavita pugliese incalza, la lotta al narcotraffico ha permesso di individuare infiltrazioni della ‘ndrangheta. Ci sono dati oggettivi che rendono legittima la rivendicazione di una procura in città per difendere non sola la città che governo, ma l’intera regione. Vasto è la città in cui la Dda dell’Aquila è dovuta intervenire più volte per reati di mafia e associazioni a delinquere di tipo mafioso italiane e straniera.”
In Parlamento l’iter della legge sul salvataggio dei tribunali abruzzesi procede a rilento . La vita del tribunale di Vasto , come quelli di Lanciano, Avezzano e Sulmona, è stata prorogata fino al 31 dicembre 2025. A giudizio di Menna è arrivato il momento di prendere una decisione definitiva. L’importanza di mantenere in vita il presidio di Vasto a tutela della sicurezza dell’intera regione è ribadita anche dall’ex presidente del tribunale vastese , Bruno GIangiacomo ora a Roma in veste di sostituto procuratore generale alla Corte d’Appello. Giangiacomo ha presieduto il collegio che ha emesso la sentenza del processo Ellenika.
“Il processo appena concluso – ha rimarcato il magistrato – è uno dei motivi per i quali questo tribunale non deve chiudere. Questo territorio conta circa 110mila abitanti. Eliminare il tribunale significherebbe eliminare un ricercato presidio di legalità, una situazione che va valutata con molta attenzione. A mio avviso la soluzione migliore sarebbe accorpare i tribunali di Vasto e Lanciano , lasciando il penale a Vasto. La soluzione consentirebbe un tribunale con più magistrati , meglio strutturato e più rapido”.
www.ilnuovoonline.it è stato pubblicato il 2024-09-22 12:00:36 da Il Nuovo Online
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