ANCONA – Oggi, il sole splendeva con una particolare intensità nel piazzale della scuola primaria “Giovanni Falcone”, dove i bambini hanno dato vita a un evento carico di emozione e significato: la 30ª Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Un momento di riflessione e celebrazione, in cui il coraggio e la speranza si sono intrecciati nella lotta contro l’ingiustizia. I piccoli protagonisti, provenienti dalle cinque classi della scuola, si sono riuniti per intonare il ritornello della celebre canzone “I cento passi”, dedicata all’indimenticabile Peppino Impastato, simbolo della resistenza contro la mafia. Le loro voci armoniose e cariche di forza si sono mescolate all’applauso del pubblico, dando voce a chi, purtroppo, non può più parlare. In un’atmosfera carica di pathos, i bambini hanno riproposto celebri frasi, ricordando a tutti che anche il più piccolo dei gesti può contribuire a combattere l’ingiustizia. Un momento particolarmente toccante è stata la piantumazione di un albero dedicato a Giovanni Falcone, realizzata in collaborazione con “Legambiente Pungitopo”. Questo gesto simbolico rappresenta la connessione tra le radici della terra e il desiderio di costruire un futuro di pace e speranza. Il soffione della pianta tarassaco, noto anche come “dente di leone”, è diventato il simbolo di quest’anno scelto dall’Associazione Libera. Realizzato dai bambini con legno e carta, rappresenta metaforicamente “il vento della memoria che semina giustizia”.
Accanto a loro, studenti spagnoli del progetto “Erasmus” hanno unito le forze, evidenziando che il valore della memoria appartiene a tutti i popoli. L’Associazione “Libera”, custode della memoria di chi ha sacrificato tutto nella lotta contro la mafia, ha guidato queste celebrazioni con cura e rispetto. I piccoli partecipanti hanno onorato le vite di questi eroi, lanciando un messaggio potente e chiaro: ognuno di noi ha il potere di fare la differenza. Anche le azioni più piccole possono avere un impatto enorme. In un’epoca in cui il silenzio troppo spesso viene scelto al posto della parola, oggi i bambini hanno dimostrato che ricordare e agire è fondamentale. Ricordare chi ha lottato per un mondo migliore e continuare a far sentire la propria voce è un dovere civico e un segno di speranza per le generazioni future. Insieme, abbiamo il potere di essere la voce del cambiamento e di costruire un futuro senza mafie.
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