Dopo le elezioni regionali arriva tempo di bilanci per i partiti che hanno concorso, tra il centro destra che esulta e il centro sinistra per cui invece c’è il rammarico per non aver tolto la poltrona della presidenza agli avversari. Nel lungo testa a testa tra Marco Bucci e Andrea Orlando, un ruolo fondamentale è stato giocato dalla provincia di Imperia, dove le oltre 16mila preferenze per il sindaco di Genova sono state decisive.
“Una bella soddisfazione pensare che sia stata la nostra provincia a essere decisiva – commenta il segretario provinciale di Fratelli d’Italia Gianni Berrino – che riprova la forza del centro destra nel nostro territorio, e di Fratelli d’Italia che si conferma primo partito, nonostante si debba sottolineare l’astensionismo“.
Una piccola rivalsa anche alla luce di quanto avvenuto nelle amministrative di Sanremo: “Si è sicuramente sentito meno questa volta il peso delle liste civiche e siamo riusciti a confermare il risultato che avevamo avuto alle europee. E poi – aggiunge il senatore – sono soddisfatto perché tutti i candidati sono andati oltre le mille preferenze, ognuno raccogliendo voti nella sua area di influenza“.
Tra i partiti che possono esultare per i risultati delle votazioni abbiamo anche la Lega, che in provincia ha raggiunto il 15% delle preferenze, con risultati importanti nelle preferenze sia per Alessandro Piana che per Armando Biasi.
“Noi siamo molto contenti – commenta Antonio Federico, segretario provinciale della Lega – perché la nostra provincia è stata decisiva per la vittoria finale di Bucci, anche se rimane il rammarico per la scarsa affluenza. Proprio come Lega abbiamo avuto un risultato importante in provincia, il più alto toccato dal partito nelle varie circoscrizioni. Faccio un plauso a tutti i candidati che si sono spesi, a cominciare dal presidente Piana, passando per Armando Biasi, Sonia Viale e Stefania Lanza, che hanno dato un contributo molto importante“.
E proprio l’ormai ex presidente della Regione Alessandro Piana risulta il più votato in tutta la Liguria tra i candidati leghisti: “Nonostante i tanti impegni legati al ruolo che ricopriva Alessandro Piana non si è mai risparmiato – dice Federico – dando tutto se stesso nel corso della campagna elettorale anche per assolvere ai suoi doveri amministrativi e istituzionali“.
A primeggiare come preferenze in provincia di Imperia è stato l’assessore Marco Scajola, con oltre 6000 voti.
“La nuova Forza Italia – afferma il segretario provinciale Simone Vassallo – ha avuto un ruolo decisivo nel successo di Marco Bucci, a cui inviamo i migliori auguri di buon lavoro. A livello provinciale Forza Italia si è attestata al 17,58%, più del doppio del valore regionale. Ed è il primo partito della coalizione nel capoluogo, avendo fatto registrare a Imperia città il 21%. Risultati importantissimi ci sono stati anche a Taggia e a Ventimiglia. Desidero ringraziare la struttura dei vice commissari che mi ha accompagnato in questa breve e intensa campagna (Cristiano Za Garibaldi, Patrizia Badino e Gabriele Amarella) e i nostri quattro candidati (Marco Scajola, Chiara Cerri, Cristina D’Andrea e Francesco Ghilardi) che hanno condotto la competizione elettorale con grande generosità e che hanno raccolto per questo un importante consenso dai cittadini. In ultimo, ma non certo per importanza, un ringraziamento sentito va a Claudio Scajola, a cui giustamente tutta la stampa nazionale sta dando il merito di quanto accaduto. Lo ringraziamo per aver spinto e creduto nella candidatura di Bucci, per aver messo insieme una squadra competitiva e aver lavorato senza risparmiarsi in questa sfida elettorale”.
Un aspetto però che salta all’occhio è che, nonostante in provincia di Imperia lo scarto tra Bucci e Orlando sia stato il più accentuato tra tutte le circoscrizioni, il partito ad aver ottenuto più voti risulta anche nel nostro territorio il Pd, che raccoglie circa i due terzi dei voti totali per Orlando: “Ci sono due dati positivi nell’amarezza della sconfitta – osserva il segretario provinciale Christian Quesada – Il primo è che per la prima volta il Pd è il primo partito in provincia di Imperia, il secondo è che il Partito democratico torna a ottenere il seggio diretto su Imperia, cosa che non accadeva dal ’95; da allora lo ha sempre ottenuto coi resti“.
E infatti una delle note più liete è il bel risultato di Enrico Ioculano ed Edoardo Verda: “Abbiamo avuto buone intuizioni nella composizione delle liste – afferma Quesada – e faccio i complimenti a tutti i candidati, anche Loredana Modaffari e Manuela Giraudo che hanno fatto un grande lavoro, dimostrandosi essenziali in termini di impegno e anche di risultati ottenuti alle urne“.
Quesada poi si sofferma sullo scarto ottenuto dai due candidati in provincia: “Se è vero che Bucci vince con 16mila voti in provincia, è anche vero che quattro anni fa Toti vinse con il doppio dello scarto; sono quindi andati anche al di sotto delle loro aspettative. La nostra sconfitta arriva da Genova, dove il Pd perde 13mila voti rispetto alle europee. Un altro aspetto da osservare – conclude il segretario – è che del 35% dei voti del centrosinistra nell’imperiese due terzi sono del Pd, e il restante arriva dalle altre liste, di cui hanno fatto parte diversi iscritti al Pd, che hanno anche un po’ decentrato. Quindi è vero che noi abbiamo fatto il 25%, ma in realtà il nostro dato è anche più alto“.
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