L’alimentare di Parma registra un incremento del 2%, trainato dalle performance positive in Francia, Stati Uniti e Uk. Anche i salumi del modenese crescono, grazie ai risultati negli Stati Uniti e in Belgio, e il distretto parmense dei salumi arriva al +6%, spinto da Stati Uniti e Canada. Il distretto lattiero-caseario parmense dice +37,6%, trainato da Stati Uniti, Germania, Giappone e Cina.
Il lattiero-caseario di Reggio Emilia +16%, con un aumento della domanda dagli Stati Uniti e l’apertura di nuove rotte commerciali, come quella verso l’Arabia Saudita. I salumi di Reggio Emilia sono stabili (-1,3%), il distretto dell’ortofrutta romagnola segna +2,6%, sostenuto da Uk e Austria. Venendo alla moda, l’export del distretto delle calzature di San Mauro Pascoli cala del 21,3, l’abbigliamento di Rimini del 2%, nonostante l’espansione in alcuni mercati chiave, maglieria e abbigliamento di Carpi -8,8%. L’export dei poli tecnologici dell’Emilia-Romagna ha registrato una crescita dell’1,8%: il biomedicale di Mirandola traina con un aumento del 12,2%, quello di Bologna mostra un +3,2% mentre il Polo Ict dell’Emilia-Romagna recita -7,2%. Alessandra Florio, direttrice Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo, segnala che nei primi sei mesi “abbiamo erogato alle imprese dell’Emilia-Romagna oltre 600 milioni” e “con ‘Il tuo futuro è la nostra impresa’ mettiamo a disposizione 10 miliardi proprio per la Transizione 5.0”.
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www.parmatoday.it è stato pubblicato il 2024-11-06 18:03:18 da
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