Imprese in calo e costi alle stelle, ma l’export tiene

Imprese in calo e costi alle stelle, ma l’export tiene


Imprese in calo e costi alle stelle, ma l’export tiene

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07/01/2025
– La conferenza stampa annuale della CNA di Pesaro Urbino ha tracciato un quadro dettagliato dell’andamento economico provinciale per il 2024 e delineato le prospettive per il 2025. L’incontro, ricco di spunti e riflessioni, ha evidenziato le criticità strutturali e gli elementi di resilienza che caratterizzano il territorio, con interventi di rappresentanti istituzionali e imprenditoriali.

L’analisi dei dati del Centro Studi CNA ha messo in luce un rallentamento economico significativo. La provincia ha perso il 6,3% delle imprese attive rispetto al 2023, con una riduzione di 2.062 unità. I settori più colpiti sono stati il commercio (-695 imprese), la manifattura (-360), le costruzioni (-357), l’agricoltura (-258) e persino i servizi di alloggio e ristorazione (-225). Questa perdita di attività economiche ha avuto effetti particolarmente pesanti nell’entroterra, dove l’assenza di imprese ha portato a una riduzione demografica e a una progressiva scomparsa dei servizi essenziali, come sportelli bancari, presidi postali e sanitari. In ben 13 comuni della provincia non sono più presenti sportelli bancari, evidenziando un isolamento crescente di queste aree.

A fronte di questo scenario inquietante, l’export si è confermato uno dei pochi elementi positivi. Nel 2024 si è registrato un incremento dello 0,4%, in controtendenza rispetto al calo delle altre province marchigiane. La nautica e la cantieristica hanno trainato la crescita, con un aumento del 224%, affiancate dai risultati positivi di aziende come Benelli e Tm Kart. Tuttavia, settori come il sistema moda e la meccanica hanno subito forti contrazioni, riflettendo le difficoltà dell’economia internazionale, in particolare quella tedesca, che rappresenta un mercato di riferimento.

Il sindaco di Pesaro, Andrea Biancani, ha evidenziato come le imprese più solide siano riuscite ad ampliare il proprio mercato, anche grazie al sostegno della CNA. Tuttavia, ha messo in guardia sugli aumenti dei costi legati al contesto internazionale, che ricadono sui cittadini attraverso le tariffe. Biancani ha spiegato che questi aumenti sono il risultato di investimenti necessari, ma ha anche ribadito che quanto fatto finora è insufficiente: “Servono investimenti dieci volte maggiori di quelli attuali. È fondamentale lavorare insieme, istituzioni e associazioni, per costruire un percorso condiviso”.

Il consigliere comunale Marco Lanzi ha aggiunto che la collaborazione tra Pesaro, Fano e Urbino deve essere intensificata, evidenziando come la situazione economica sia particolarmente difficile per le famiglie. Ha proposto che almeno la metà degli utili di MMS, pari a 12,3 milioni di euro, venga destinata a nuovi investimenti, sottolineando l’urgenza di intervenire per alleggerire il peso economico sui cittadini.

Il presidente della CNA provinciale, Michele Matteucci, ha espresso grande preoccupazione per la mortalità d’impresa, definendo il 2024 un anno durissimo per il territorio. Ha ricordato come la chiusura di 123 aziende nell’area del Metauro negli ultimi 15 mesi abbia rappresentato un colpo pesante per l’entroterra, portando con sé non solo la perdita di attività economiche ma anche una drastica riduzione della qualità della vita. Matteucci ha anche sottolineato come il contesto attuale scoraggi l’imprenditorialità: “Solo un pazzo si metterebbe a fare impresa oggi con questo background”.

Tra i risultati positivi, Matteucci ha evidenziato il successo della battaglia sull’autoproduzione di energia, un’iniziativa che permetterà a molte aziende di ridurre i costi. Tuttavia, ha ribadito che la questione degli aumenti tariffari, in particolare per l’acqua, deve essere affrontata in modo pragmatico.

Moreno Bordoni, segretario della CNA Marche, ha ampliato il discorso, sottolineando come la mancanza di infrastrutture, l’isolamento dei territori e le difficoltà di accesso al credito rappresentino sfide strutturali che limitano lo sviluppo economico. Ha evidenziato che il 94% delle imprese marchigiane ha meno di 10 dipendenti e che queste realtà, pur essendo fondamentali per il tessuto produttivo, sono le più esposte alle difficoltà attuali. Bordoni ha lanciato un appello alle istituzioni affinché vengano adottate decisioni politiche illuminate: “Le nostre imprese vanno aiutate, con credito per ristrutturare e investire nei mercati esteri. Serve una visione strategica che metta al centro la piccola e media impresa, motore del nostro sistema economico”.

Lucia Sgarzini, direttore del Confidi Uni.co., ha chiuso gli interventi sottolineando l’importanza del credito come leva per gli investimenti. Ha spiegato come il consorzio abbia lavorato per ampliare l’accesso al credito, permettendo a molte imprese di affrontare le difficoltà economiche e di continuare a operare sul territorio.

La CNA di Pesaro Urbino, pur riconoscendo le difficoltà, ha ribadito il proprio impegno nel supportare le imprese e nel promuovere iniziative volte a favorire una ripresa economica stabile. Tuttavia, il 2025 si prospetta come un anno di sfide, in cui saranno necessari interventi decisi e coordinati per affrontare i problemi strutturali e cogliere le opportunità di rilancio.

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www.viverepesaro.it è stato pubblicato il 2025-01-07 13:33:34 da


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