In Campania prende vita Rinascere, il primo progetto in Italia dedicato a combattere il Disturbo da Alimentazione Incontrollata.

In Campania prende vita Rinascere, il primo progetto in Italia dedicato a combattere il Disturbo da Alimentazione Incontrollata.


In Campania prende vita Rinascere, il primo progetto in Italia dedicato a combattere il Disturbo da Alimentazione Incontrollata.

Un approccio multidisciplinare per affrontare il disturbo da alimentazione incontrollata

Presso l’ospedale Santa Maria del Pozzo Hospital in Campania è stato lanciato il progetto Rinascere, il primo in Italia ad affrontare in modo sistematico il Binge Eating Disorder (BED), una delle forme più comuni di disturbo dell’alimentazione, spesso sottovalutata nonostante i suoi gravi effetti sulla salute fisica e psicologica.

Un team quasi tutto al femminile per un approccio innovativo
La direttrice del progetto, Ermenegilda Pagano, ha sottolineato l’importanza di affrontare il BED con un approccio globale, che vada oltre il semplice controllo del peso: “Con il progetto Rinascere trattiamo il disturbo da ogni punto di vista, lavorando sia in regime di ricovero che in day hospital. Ogni anno accogliamo dai 700 agli 800 pazienti, l’88% dei quali soffre di disturbi da alimentazione incontrollata. È un problema complesso che necessita di cure integrate e personalizzate.”

Le iniziative chiave del progetto Rinascere

1. Laboratorio esperienziale: “Nutri-amo l’anima”
Pensato per aiutare i pazienti a disintossicarsi non solo fisicamente ma anche emotivamente, questo laboratorio utilizza l’arte come veicolo di trasformazione. La psicologa Raffaella Castaldo spiega: “Attraverso musica, scrittura, fotografia e disegno, i pazienti imparano a connettersi con le proprie emozioni, favorendo la rigenerazione emotiva e migliorando la qualità della loro vita. L’obiettivo è riscoprire sé stessi e creare un legame tra mente e corpo.”

2. Cucina metabolica
La biologa nutrizionista Alessandra Esposito introduce un’innovazione culinaria che combina gusto e salute: “La nostra cucina metabolica propone dolci chetogenici e pizze con farine di legumi o semi, ideali per regimi dietetici specifici. Ogni giornata alimentare è suddivisa in sei pasti equilibrati, ricchi di macronutrienti a basso indice glicemico.”

3. Dieta metabolica e counselling nutrizionale
La dietista nutrizionista Carmen Castaldo illustra il concetto di dieta metabolica: “Non ci limitiamo a controllare il peso, ma lavoriamo per migliorare l’equilibrio fisico, psichico e metabolico. Il nostro programma prevede anche attività interattive come la ‘Scuola Alimentazione Consapevole’, per aiutare i pazienti a gestire il rapporto con il cibo in modo sano e duraturo.”

4. Passeggiata metabolica
La camminata guidata, arricchita da esercizi specifici, rappresenta un momento di benessere fisico e mentale. Ciro Mele, coach sportivo, afferma: “Questa attività all’aperto favorisce il consumo calorico, migliora la postura e stimola il metabolismo, con effetti positivi anche a lungo termine.”

5. Training sulla self-compassion
La psicoterapeuta Ilenia Collini spiega l’importanza di questa pratica psicologica: “La self-compassion aiuta i pazienti a sviluppare autoaccettazione e a gestire emozioni negative come colpa e vergogna. Attraverso esercizi di meditazione e umanità condivisa, promuoviamo un nuovo equilibrio emotivo.”

Un disturbo complesso che richiede un intervento integrato

Il Binge Eating Disorder, spesso sottovalutato, ha un impatto significativo sulla salute globale del paziente. Gli episodi di abbuffate compulsive, seguiti da un profondo senso di colpa, possono scatenare depressione e isolamento sociale. Grazie a Rinascere, si affronta il disturbo da una prospettiva olistica, mettendo al centro il benessere psico-fisico del paziente.

Santa Maria del Pozzo Hospital dimostra come un approccio multidisciplinare possa fare la differenza, trasformando la vita di chi lotta contro il BED in un percorso di rinascita.


0 Comments