Erano riusciti a fuggire due dei rapinatori in trasferta che avevano tentato l’assalto a un laboratorio orafo di Valenza. Ora grazie alle indagini effettuate dal Nor di Alessandria e dalla Stazione di Valenza, sono stati identificati e arrestati assieme a un basista di Valenza.
Gli arresti
Per i primi due, un 34enne e un 23enne rintracciati a Strongoli nel crotonese, è scattata la custodia cautelare in carcere, mentre il terzo, un 24enne di Valenza, cugino di uno dei rapinatori, che aveva fornito appoggio logistico, è finito agli arresti domiciliari. Per arrivare all’identificazione sono stati acquisiti e analizzati i filmati delle telecamere di sorveglianza, banche dati e tabulati telefonici, in parallelo alle intercettazioni telefoniche e ambientali.
La rapina
La rapina era stata studiata meticolosamente, o almeno così pensavano gli autori, che avevano rubato in Alessandria, due mesi prima del colpo, una delle macchine utilizzate e l’avevano nascosta in un capannone nel pavese, dove avevano anche sostituito la targa con una spagnola. Il giorno prima del tentato colpo, i quattro rapinatori erano partiti in auto dalla Calabria, mantenendo contatti con il basista valenzano, e una volta pronti avevano dato il via all’azione criminale. Ma la prontezza dell’impiegata della gioielleria e l’immediato intervento dei Carabinieri avevano mandato in fumo ogni loro velleità.
La fuga
Il colpo si è trasformato rapidamente in un fallimento con conseguente fuga, per due di loro terminata rapidamente in manette mentre per gli altri due in un breve periodo di irreperibilità. I tre si aggiungono al 23enne e al 36enne, sempre della provincia di Crotone, dichiarati in arresto per tentata rapina pluriaggravata nella flagranza del reato e a suo tempo anche loro sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
Il servizio di Jacopo Ricca, montaggio Giuseppe Serra.
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