In fuga per 10 chilometri su un’auto rubata e senza patente, arrest…

SENIGALLIA – L’alert è arrivato dalle telecamere di pubblica sicurezza del comune di Montemarciano. Avevano inquadrato la targa di un veicolo, in transito lungo la statale Adriatica, che risultava rubato in un garage della spiaggia di velluto, il 18 novembre scorso. La segnalazione è stata girata subito alla pattuglia del Radiomobile dei carabinieri che hanno atteso il passaggio della vettura, una Fiat Punto, a Marzocca. Erano le 19.30 di ieri sera. Quando l’auto è arrivata i militari si sono piazzati dietro con le sirene accese e i lampeggianti attivi. Un chiaro invito all’automobilista di fermarsi subito. Il guidatore non ha arrestato la marcia ma ha accelerato iniziando una folle fuga verso il centro di Senigallia. Dieci chilometri a tutto gas con un inseguimento da paura che ha attraversato mezzo centro abitato: via Galilei, via Rovereto, via Podesti le strade percorse, passando anche con il semaforo rosso. E ancora via Leopardi, via Puccini, viale Matteotti, la chiesa del Portone, via Trieste e per finire un contromano in via Gramse dove il fuggitivo è stato preso, all’incrocio con via Garibaldi, perché la strada era chiusa al traffico. In manette un 20enne di origine polacca ma residente in Basilicata anche se da sue mesi avrebbe vissuto per la strada, di espedienti.

Il giovane fino all’ultimo ha cercato di farla franca, abbandonando il veicolo a motore acceso per fuggire a piedi. Un carabiniere però lo ha bloccato e arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Il 20enne è stato anche denunciato per guida senza patente, ricettazione e violazione del foglio di via obbligatorio da Senigallia a cui non aveva ottemperato. Questa mattina in tribunale, ad Ancona, si è tenuta l’udienza di convalida ma davanti alla giudice Maria Elena Cola non ha spiegato i motivi della fuga e nemmeno come mai guidava una vettura rubata. Il 20enne difeso dall’avvocato Jacopo Saccomani, si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’udienza proseguirà il 5 marzo. La giudice ha convalidato l’arresto con l’obbligo, per il polacco, di dimora nella città dove risulta residente in Basilicata.