In Liguria il 72,6% di bambini e adolescenti tra i 6 e i 17 anni utilizza internet tutti i giorni e lo fa soprattutto attraverso lo smartphone (in linea con la media nazionale, che è del 73%). Questi alcuni dei dati della XIV edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio in Italia, dal titolo ‘Tempi digitali’, diffusi oggi da Save the Children in vista della giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza del 20 novembre.
La rete ultraveloce con fibra fino all’abitazione raggiunge il 71% nella provincia di Genova, il 36% nella provincia di La Spezia, il 28% nella provincia di Imperia e il 23% nella provincia di Savona. Le famiglie ultraconnesse con fibra ftth sono il 28% nella provincia di Genova, il 9% nella provincia di La Spezia, il 3% nella provincia di Savona e solo l’1% nella provincia di Imperia. Tra gli 11 e i 13 anni sono in aumento gli atti di cyberbullismo: in Liguria gli adolescenti vittime di questi episodi sono il 15,3%, in linea con la media nazionale.
L’Atlante di Save the Children evidenzia che in Liguria le ragazze e i ragazzi di 11, 13 e 15 anni che mostrano un uso problematico dei social media sono il 12,8% (la media nazionale è del 13,5%). L’età più critica è quella dei 13 anni: tra le principali motivazioni dell’uso intensivo dei social media c’è quello di scappare da sentimenti negativi. Per quanto riguarda invece i videogiochi, in Liguria il 21% dei giovani di 11, 13 e 15 anni ne fa un uso problematico (inferiore alla media nazionale, 24%). Un uso intensivo di internet è associato anche a una maggior rischio di sovrappeso o obesità, a causa dell’inattività e per le cattive abitudini alimentari legate all’iperconnessione. In Liguria la percentuale di chi è obeso o in sovrappeso è pari al 19,6%, al di sotto della media nazionale (22,6%). Benché ancora non esista una definizione univoca di dipendenza da internet, in in Liguria ci sono 9 centri territoriali che offrono assistenza ai minorenni attraverso équipe multidisciplinari formate da psicologi, assistenti sociali, educatori. I centri si concentrano nella città di Genova e provincia, uno a Sanremo.
Banda ultra larga, le scuole liguri sotto la media nazionale
Nel processo di alfabetizzazione digitale, la scuola svolge un ruolo fondamentale nell’insegnare a utilizzare i linguaggi e gli strumenti in modo adeguato e sicuro. Secondo le stime, guardando alla percentuale di scuole con la banda ultra-larga (Bul), la Liguria si posiziona al di sotto della media nazionale con il 65,1% sul totale delle sedi scolastiche (69,3% la media in Italia). Lo si legge nella XIV edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio in Italia dedicata ai ‘Tempi digitali’. Per quanto riguarda le scuole secondarie di primo grado, a Genova, Imperia e Savona quasi tutte le scuole sono ormai connesse ma La Spezia non supera l’86%. Per quanto riguarda le scuole secondarie di secondo grado, se Genova e Imperia hanno una copertura completa, La Spezia e Savona si attestano al 92%. Per realtà territoriali difficili da raggiungere o poco dotate di opportunità culturali e ricreative, il digitale rappresenta uno strumento di innovazione didattica, utile, per esempio per collegare le piccole scuole (261 in Liguria), ovvero plessi che accolgono pochissimi studenti (poco più di 11mila in Italia), che diventano così luogo di sperimentazione e un importante presidio comunitario. Negli ultimi anni sono aumentate anche le tecnologie didattiche che favoriscono l’integrazione e l’inclusione degli alunni con disabilità. In Italia il 76% delle scuole primarie e secondarie (statali e non statali) dispone di postazioni informatiche adattate alle esigenze degli alunni con disabilità: in Liguria sono il 72,6%, al di sotto della media nazionale (75,9%).
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