ASCOLI – I genitori Daniela e Mario, assieme all’amico Fiorenzo Esposto, sono tornati ad allestire la Natività dopo circa 17 anni, dedicandola alla figlia scomparsa nel 2016 a causa di una malattia fulminante
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Doveva essere un Natale come quello appena trascorso. Con le grandi e piccole differenze che caratterizzano epoche distanti: il tuffo nel passato, in questo caso, è di 25 anni. Fu allora che Renato Stella insegnò a sua nuora, Daniela Massi, a costruire il suo primo presepe.
Un manufatto semplice ma bello, perché frutto della condivisione familiare. Un’impalcatura su cui dar vita alla scena religiosa, un impiantino elettrico ben congeniato, per illuminarla. La natività della famiglia Stella occupò subito un posto d’onore e venne posizionato fuori dalla finestra della sala.
Il gioco diventò presto passione e Daniela, con l’aiuto del marito Mario e dell’amico Fiorenzo Esposto, cominciò ad occupare superfici considerevoli. Ben 16 metri quadrati di grotte, casette, pozzi e ponticelli. Di angeli e pastorelli, e ovviamente gli arcinoti protagonisti. Una piccola città, costruita attorno al rito dell’Avvento, che venne presentata a diversi concorsi nella circoscrizione di Porta Maggiore.
La tradizione della famiglia però conobbe una battuta d’arresto. Inoltre, nel 2016 la figlia Aurora scomparve per una malattia fulminante. Nel 2024 i tre si sono riuniti di nuovo attorno all’idea di fare un presepe. Un presepe tornato in tutto il suo splendore, dedicato alla memoria di Aurora che, come ricorda Daniela, «amava invitare tutti gli amichetti».
E la passione si trasforma essa stessa in qualcos’altro. Nella cura del ricordo, attraverso l’opera nel presente.
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www.cronachepicene.it è stato pubblicato il 2024-12-31 17:31:39 da Giuseppe Di Marco
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