Romagna Acque nel 2024 ha distribuito in tutta la Romagna 110,7 milioni di metricubi di acqua. L’utilizzo della risorsa di Ridracoli, di 57,3 milioni di metricubi (pari al 52%), è superiore al 2023 di circa un milione: il positivo andamento idrologico dei primi mesi dell’anno ha determinato apporti alla diga in entità tali da raggiungere nella primavera il livello di sfioro. Quindi le intense precipitazioni di fine giugno hanno apportato volumi inconsueti per il periodo (circa 2,5 milioni di metricubi).
E’ il dato che è emerso stamattina, mercoledì, durante l’assemblea dei soci della società pubblica Romagna Acque-Società delle Fonti Spa, che ha anche approvato all’unanimità il preconsuntivo di bilancio 2024 e il budget previsionale 2025. Il preconsuntivo del bilancio 2024 quantifica un valore della produzione di 68,6 milioni di euro, con un incremento rispetto al budget di 5,3 milioni e rispetto al consuntivo 2023 di 6,4 milioni. Il budget 2025 prevede invece un utile d’esercizio di 6,2 milioni.
Per quanto riguarda l’origine dell’acqua, nel 2023 (il dato per ora disponibile) in provincia di Forlì-Cesena erano stati stati erogati 36,5 milioni di metricubi d’acqua di cui 25 da Ridracoli e 11 dai pozzi. In provincia di Ravenna erano stati distribuiti 32,9 milioni di metricubi d’acqua, di cui 14,2 da Ridracoli e 18,7 dai potabilizzatori dell’acqua del Cer (che arriva dal Po). In provincia di Rimini erano stati distribuiti 35,6 milioni di metricubi d’acqua, di cui 15 da Ridracoli e 20,4 dalle fonti locali. Altri 871mila metricubi, interamente da Ridracoli, sono andati alla Repubblica di San Marino. In provincia di Ravenna sono stati erogati anche 3,7 milioni di metricubi d’acqua per usi non civili.
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Il preconsuntivo 2024 e il piano 2025-2027 prevedono investimenti complessivi di 65,4 milioni. Rispetto al precedente Piano degli investimenti, le modifiche più consistenti riguardano “Interventi di miglioramento dell’approvvigionamento idropotabile del sistema Acquedotto della Romagna” e “Manutenzione straordinaria della condotta principale” e sono date dall’avanzamento dei documenti di fattibilità delle alternative progettuali
Fra i principali interventi infrastrutturali previsti per il 2025, il proseguimento dei lavori della cosiddetta “terza direttrice”, che permetterà di gestire le fonti in maniera più flessibile su tutto il territorio romagnolo; il raddoppio della condotta principale Capaccio-Monte Casale, realizzata oltre 40 anni fa, che necessita di una ristrutturazione; il revamping dell’impianto di potabilizzazione del NIP1 (potabilizzatore) di Ravenna. Inoltre, l’intervento di una nuova parte della sede aziendale a Forlì, da realizzarsi su un’area già di proprietà della società adiacente alla sede attuale.
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Sulla base delle previsioni di vendita di acqua, e quindi di produzione dalle diverse fonti di approvvigionamento, la spesa complessiva per l’acquisto di energia nel 2024 è stata pari a circa 6,8 milioni di euro, inferiore di 1,1 milione rispetto al budget e di quasi 600mila euro al consuntivo 2023. Nel 2024 le previsioni di acquisto dei quantitativi di energia sono migliori rispetto al 2023 e tengono conto da un lato del maggior utilizzo della risorsa di Ridracoli, la risorsa meno “energivora” disponibile, dall’altro dell’implementazione degli interventi di efficientamento del Piano Energetico 2022-24.
Per quanto riguarda i costi energetici sono previsti in sostanziale stabilità nel 2025 rispetto all’anno corrente. La previsione dei costi dell’energia per il prossimo triennio risulta in leggera diminuzione rispetto al preconsuntivo 2024, in conseguenza di una prevista stabilizzazione del mercato elettrico, che nell’ultimo biennio è stato caratterizzato da forti oscillazioni del prezzo dell’energia.
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