in salita contagi (+10% in 7 giorni), e decessi (+8,8%). Quarte dosi in calo, scoperti 3 su 4- Corriere.it

in salita contagi (+10% in 7 giorni), e decessi (+8,8%). Quarte dosi in calo, scoperti 3 su 4- Corriere.it


di Carlotta De Leo

Salgono i ricoveri con sintomi (+9,1%), le terapie intensive restano stabili (+1,2%). Cartabellotta: «Inspiegabile ritardo del piano di comunicazione sulla campagna vaccinale»

Circa 33mila contagi Covid al giorno, con un aumento del +10% registrato nell’ultima settimana. Torna a salire anche l’indicatore più doloroso, quello dei decessi con una media di 83 vittime al giorno (erano 76 nella precedente rilevazione). Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe nella settimana 18-24 novembre segnala un aumento di tutte le spie epidemiche, salvo le terapie intensive dove la situazione resta sostanzialmente stabile (+1,2%). «I dati confermano la diffusa ripresa della circolazione virale –spiega Nino Cartabellotta, presidente di Gimbe – che rimane nettamente sottostimata per il largo utilizzo diffuso di tamponi “fai da te” e che comincia a ripercuotersi sui ricoveri in area medica. A fronte di un virus che rialza la testa, Proseguono a scendere le somministrazioni delle quarte dosi per anziani e fragili, lasciando scoperte quasi tre persone su quattro. In questo contesto, risulta grave e inspiegabile
ritardo del piano di comunicazione sulla campagna vaccinale».

I dati

Il monitoraggio rileva nella settimana 18-24 novembre, rispetto alla precedente, un incremento di nuovi casi (229.122 contro 208.346) e decessi (580 contro 533). In aumento dell’8,7% anche gli attualmente positivi (492.457 contro 452.895) e le persone in isolamento domiciliare (484.594 contro 445.667). Negli ospedali, invece, la situazione si aggrava nei reparti ordinari dove sono in aumento del 9,1% i ricoveri con sintomi (7.613 contro 6.981) mentre le terapie intensive restano stabili (250 contro 247). Il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è al di sotto delle soglie di rischio: 12% in area medica e 2,5% in area critica. Sono 17 le regioni che registrano un incremento dei nuovi casi (dal limitato +2,2% del Lazio al balzo del +39,3% della Valle d’Aosta), in quattro invece si segnala un calo di contagi (provincia autonoma di Trento, Umbria, Calabra e Sardegna). Cresce il numero dei tamponi: 1.276.986 (+7%), con un tasso di positività in salita sia per i molecolari (+13,5%) che per i rapidi (18,8%)

Quarte dosi in calo

Calano i nuovi vaccinati: 1.040 rispetto ai 1.301 della settimana precedente (-20,1%). Al 25 novembre sono 6,8 milioni le persone che non hanno ricevuto nemmeno una dose, di cui solo 710 mila temporaneamente protette in quanto guarite da meno di sei mesi. Rallentano anche le quarte dosi anti-Covid: 23 mila somministrazioni al giorno (erano 27mila la scorsa settimana) con un decremento del -14,5%. In totale, su una platea di 19,1 milioni di persone (anziani, fragili e sanitari), ne sono stati vaccinati meno di 5 milioni (4.959.123). Attualmente, quindi, nelle fasce più a rischio di malattia severa sono scoperte quasi 3 persone su 4. «Risulta inspiegabile la scelta del ministero della Salute di attendere sino al primo dicembre per avviare il piano comunicativo sulla campagna vaccinale» afferma Gimbe.

28 novembre 2022 (modifica il 29 novembre 2022 | 13:17)

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roma.corriere.it è stato pubblicato il 2022-11-29 13:17:39 da Carlotta De Leo


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