REGGIO EMILIA – Un’intricata rete costituita da hacker, consulenti informatici, agenzie private di intelligence e poliziotti, impegnata a spiare politici, imprenditori, manager, con una vera e propria fabbrica di dossier, mettendo sul mercato informazioni riservate acquisite in modo illecito da banche dati strategiche per l’Italia.
Un sistema smascherato da una inchiesta della Direzionale Distrettuale Antimafia di Milano con l’arresto di quattro persone e con sessanta indagati. Tra gli arrestati c’è un 38enne reggiano, ritenuto dagli inquirenti figura centrale nell’organizzazione. Si tratta di Giulio Cornelli, nato a Correggio nel 1986 e residente in città. Per la società di cui è amministratore e socio unico, la “Develope and go” con sede in via Ghandi 20, nel quartiere Canalina, è stato disposto il sequestro preventivo dell’intero capitale sociale. Per lui è stato attuato il provvedimento della detenzione domiciliare con l’applicazione del braccialetto elettronico.
Ma dalle carte dell’inchiesta emergono…
www.reggionline.com è stato pubblicato il 2024-10-27 17:07:53 da Michele Angella
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