MILANO Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere nove degli undici arrestati due giorni fa nella nuova inchiesta della Dda di Milano su una presunta alleanza tra mafie, non riconosciuta, però, dal gip che ha respinto 142 misure cautelari e bocciato l’ipotesi di un’associazione mafiosa che avrebbe tenuto dentro esponenti di Cosa Nostra, ‘ndrangheta e camorra. Davanti al giudice Tommaso Perna, negli interrogatori di garanzia che si sono svolti tra ieri e oggi, hanno scelto la linea del silenzio, tra gli altri, sia Gioacchino Amico, in carcere per traffici di droga ed estorsioni (in un caso aggravata dalla finalità mafiosa), che Massimo Rosi, anche lui figura centrale dell’inchiesta della Dda. Anche per loro due, comunque, è caduta nell’ordinanza l’imputazione di associazione mafiosa. Hanno deciso…
www.corrieredellacalabria.it è stato pubblicato il 2023-10-27 21:10:45 da Redazione Corriere
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