Cresce nella provincia di Imperia l’indice di mortalità. Lo rivela l’analisi dell’Istat riferita al 2022 i cui dati sono stati resi noti ora.
In Liguria l’anno scorso si sono verificati 7.863 incidenti stradali che hanno causato la morte di 57 persone e il ferimento di 9.613. Rispetto all’anno precedente aumentano incidenti (+9,7%) e feriti (+9,7%), mentre diminuisce il numero delle vittime (-10,9%).
L’analisi dell’Istat fornisce poi alcuni dati reativi alle strade e alle zone più pericolose. L’incidentalità rimane alta lungo la costa e nell’entroterra: ancora in evidenza le criticità dell’Aurelia (SS001), lungo la quale si registra il maggior numero di incidenti (237, 9 decessi e 309 feriti), e delle strade SS020 (del Colle di Tenda e di Valle Roja), SS28 (tra la provincia di Imperia e Cuneo) e SS582 (mette in collegamento la provincia di Cuneo, con le località costiere liguri del savonese).
L’autostrada A10 registra il maggior numero di incidenti (207) e feriti (324). L’indice di mortalità cresce nella provincia di Imperia, diminuisce in quelle di La Spezia e Savona e rimane invariato a Genova.
Tra le cause maggiori cause di incidente, secondo i dati Istat, le prime tre sono la guida distratta, il mancato rispetto delle regole di precedenza e le manovre irregolari, responsabili del 29,9% dei sinistri. Considerando solo le strade extraurbane, la guida distratta incide da sola per il 23,0%, mentre il procedere senza mantenere la distanza di sicurezza per il 14,4% e l’elevata velocita per il 13,7%. Per quello che riguarda i pedoni investiti solo nel 3,7% dei casi viene rilevato un comportamento scorretto del pedone, gli incidenti causati da animali selvatici sono invece solo lo 0,2%.
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