FABRIANO – Per ridurre il più possibile l’impatto occupazionale sulle 195 persone coinvolte dalla chiusura, a fine anno, della società Giano, che produce carta da ufficio a Fabriano, il Gruppo Fedrigoni ha individuato oltre 180 opportunità concrete di ricollocazione, di cui due terzi (105) nelle Marche. É la circostanza più significativa scaturita nell’incontro odierno, svoltosi a Fabriano, tra i rappresentanti del Gruppo e dei sindacati di categoria. Un incontro per proseguire il confronto sulle misure da adottare pera alleggerire al massimo l’impatto della chiusura della società.
In particolare l’azienda ha parlato di un «potenziamento del business delle carte di sicurezza con 48 nuovi posti di lavoro, a partire da inizio 2025, nello stabilimento di Fabriano», come conferma Giuseppe Giacobello, Responsabile Relazioni Industriali del Gruppo Fedrigoni. La Regione Marche si è detta tra l’altro disponibile a sostenere il piano di riqualificazione e formazione delle persone che andranno a lavorare in quest’area. Puntando sul potenziamento delle carte colorate per il disegno artistico, prodotte nello stabilimento di Pioraco e poi tagliate a Rocchetta, si genererebbero altre dieci nuove opportunità di lavoro nel sito di Rocchetta, che rimarrà operativo non solo con il magazzino e il centro logistico, ma anche con il reparto di produzione e trasformazione. A questi si aggiungono 31 posizioni legate alla gestione dei servizi generali, più altre 16 posizioni vacanti da coprire subito.
A conti fatti, dunque, sarebbero 105 al momento i posti di lavoro recuperati nelle Marche, a cui aggiungere 55 posizioni aperte in stabilimenti di Fedrigoni in Trentino e a Verona, per i quali sono già arrivate manifestazioni spontanee di interesse da alcuni colleghi di Giano che potranno anche contare «su un interessante pacchetto di facilitazioni e benefit (contributo per l’alloggio per un anno, agevolazioni aggiuntive in caso di trasferimento con la famiglia, bonus per spese di trasloco)». Infine, vi è oltre una ventina di lavoratori marchigiani con i requisiti per accedere al prepensionamento e per i quali l’azienda è disponibile a un trattamento economico dedicato.
«Sono numeri importanti – conclude Giacobello – che dimostrano fattivamente come non vi sia alcuna intenzione da parte nostra di lasciare le Marche e Fabriano. Continueremo a investire sullo sviluppo dei siti produttivi sul territorio, come fatto abbondantemente negli ultimi 4 anni: 60 milioni di euro investiti negli stabilimenti delle Marche rispetto ai 300 milioni di euro a livello globale».
www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2024-10-24 18:10:01 da
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