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- Scritto da Emilio Spiniello
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Dall’erotismo di Luigi Settembrini alla rivoluzione di Edmonia Lewis, dal party con Truman Capote fino alla nascita di una sirena, anche quest’anno torna ad accendersi la luce arcobaleno su Villa Lysis, a Capri, per la terza edizione di CapriArt* – Arte come rivendicazione di genere. Dal 7 al 9 settembre per tre appuntamenti al tramonto, l’urgenza di restituire la giusta narrazione a storie e personaggi che per ragioni di genere sono stati penalizzati nella loro produzione artistica rappresenta mai come oggi la priorità del festival diretto da Mauro Gioia.
A partire dalla riscoperta di Edmonia Lewis, la musa di questa edizione dedicata agli Stati Uniti. Prima scultrice nera e gender della storia, la rivoluzionaria artista fuggì da una Boston in piena Guerra Civile e si trasferì nel 1866 a Roma dove visse, e creò, insieme a un collettivo di scultrici donne che combattevano il patriarcato sia nella professione che nella vita privata. La sua storia torna a rivivere il 9 settembre alle ore 19 nell’interpretazione dell’attrice Ira Fronten nello spettacolo Wildfire di Giuditta Borelli.
Altra riscoperta, dall’importante valore politico, sono I Neoplatonici, pamphlet omoerotico ambientato nell’antica Grecia. Composto dal patriota e scrittore Luigi Settembrini nella seconda metà dell’Ottocento, fu rinvenuto nella Biblioteca di Napoli nel 1937, censurato lungamente – anche da intellettuali come Benedetto Croce – e pubblicato soltanto nel 1977. In una delle prime rappresentazioni in Italia, il 7 settembre alle ore 19 l’attore Massimo Verdastro ne eseguirà una lettura accompagnato dall’arpa di Gianluca Rovinello.
L’8 settembre alle ore 19 va in scena Garden Party, una festa-spettacolo ispirata a Truman Capote. Il Kulturscio’k live art collective di Alessia Siniscalchi presenterà un adattamento della scandalosa opera Côte Basque e della short story Kindred Spirits composte dallo scrittore americano, con inserti sonori di varie opere e musiche originali. Uno sguardo critico sulle ipocrisie della “società delle apparenze”.
Spazio anche alla musica, in apertura della serata del 9 settembre con il live Caprilegio di Syrene, progetto musicale di Margherita Laterza che guarda alle radici del territorio caprese e alla straordinaria fluidità del personaggio della sirena.
Il festival si conclude il 27 settembre con il concerto del quartetto d’archi Ombra Felice al Centro Ignazio Cerio.
www.informazione.campania.it è stato pubblicato il 2023-09-06 08:00:37 da [email protected] (Emilio Spiniello)
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