Paura e terrore per i pensionati italiani: l’INPS li sta sfrattando. Una novità che rovina le vite dei cittadini italiani.
Nella palazzina di Via Costantino Perazzi, a Nuovo Salario, Roma, c’è un’atmosfera di terrore, misto a rabbia, tristezza, preoccupazione e incomprensione. In questo edificio ci sono donne single con figli a carico, anziane signore, famiglie in grave difficoltà finanziaria, cittadini italiani di ceto medio impoverito. Tutte queste persone, insieme, abitano nello stesso stabile, proprietà dell’INPS.
Durante gli inizi degli anni Duemila, il condominio di Via Costantino Perazzi si è svuotato. Diversi inquilini sono fuggiti da una situazione disastrosa, da una palazzina con gravi problemi infrastrutturali, con le fondamenta non stabili. Altri, invece, non avendo nessun altro posto dove andare, sono rimasti, ma il fatto peggiore è che, gli stessi inquilini, hanno dovuto pagare i lavori di ristrutturazione. Nonostante ciò, l’INPS ha ringraziato gli abitanti della palazzina, che l’hanno rimessa in sesto a proprie spese, cominciando a far partire pratiche di sfratto.
L’INPS sfratta gli inquilini della palazzina di sua proprietà: cosa sta succedendo nell’edificio di via Perazzi a Nuovo Salario?
Ben tredici appartamenti della palazzina dell’INPS, di via Costantino Perazzi, a Nuovo Salario di Roma, sono sotto sfratto. Questi tredici appartamenti sono occupati da madri single con più di un figlio a carico, donne sole e anziane. Per gli inquilini del III Municipio di Roma, la situazione si sta facendo sempre più grave, vivendo con la costante paura di essere cacciati e mandati a vivere in strada.
Quando negli anni Duemila, molti appartamenti si sono svuotati a causa delle gravi condizioni della struttura e delle fondamenta, l’INPS non li ha mai riassegnati a qualcun altro. Nel giro di qualche anno, gli appartamenti vuoti sono stati occupati. Occupati da persone che, non riuscendo a posizionarsi nella società, ad avere uno stipendio stabile per potersi permettere di pagare una casa, vivono a casa di genitori e parenti, chi non riesce più a pagare l’affitto per morosità incolpevole, chi non ha un tetto sotto cui stare e approfitta dell’appartamento sfitto e vuoto.
Nonostante queste persone abbiano occupato gli appartamenti senza nessun contratto, nessun permesso, nessun titolo, sono proprio loro che hanno pagato i lavori di ristrutturazione, per far sì che la palazzina non crollasse. Tutti insieme, gli inquilini, sia chi occupa e chi no, hanno deciso di collaborare per tenere in piedi la loro casa, mentre altri, hanno abbandonato la nave.
Le storie delle donne che abitano in quella palazzina di via Perazzi, fanno commuovere. C’è chi ha deciso di occupare la casa, dopo la morte del marito, con due figli adolescenti e non abbastanza denaro per pagare un’abitazione. In questi giorni, una donna della palazzina, dovrà fare dei controlli medici, con la paura che se venisse ricoverata, non troverà più il suo appartamento quando tornerà dall’ospedale. Un’altra donna, con tre figli, divorziata e affetta da tumore, ha fatto solo lavori saltuari a causa dei suoi problemi di salute, dunque non guadagna. L’unica sua rendita sono ottocento euro al mese, ma l’affitto è di settecentonovanta euro.
Proprio così, l’INPS, richiede agli inquilini della palazzina, affitti tra i millecinquecento e i cinquecento euro, anche per chi non ha un regolare contratto per vivere lì dentro, dunque chi occupa, paga l’affitto. Tuttavia, l’INPS non ha mai tenuto conto del costo dei pagamenti di ristrutturazione, mai tolti dagli affitti dei residenti. Le persone hanno mostrato crepe, infiltrazioni e rovine dentro i loro appartamenti, che non riescono ad aggiustare, perché non hanno denaro. Inoltre, molti degli inquilini hanno fatto richiesta per vivere nelle case popolari, senza ricevere mai una risposta.
Luca Blasi, assessore alla Cultura e alle Politiche Abitative del III Municipio, da mesi è impegnato nella ricerca di una soluzione per gli inquilini della palazzina di via Costantino Perazzi. Blasi insiste nel dire che vanno assolutamente fermati gli sfratti, ma soprattutto che l’INPS si metta a tavolino per trovare una soluzione, con le istituzioni locali, per la messa in sicurezza della struttura dell’edificio. L’assessore aggiunge che la maggior parte degli inquilini ha tutte le caratteristiche per avere diritto alla casa popolare.
Una situazione che sconvolge sia gli inquilini, ma anche tutti gli italiani. È sconvolgente che l’INPS non abbia pensato alla messa in sicurezza della palazzina e di tutti i cittadini italiani che abitano e occupano l’edificio. Incredibile come possano far pagare l’affitto a delle persone che stanno occupando una casa, senza nessun titolo o contratto, per poi sfrattarle da un giorno all’altro. La situazione è da sistemare, da stravolgere, perché ci sono falle dalla partenza.
ascoli.cityrumors.it è stato pubblicato il 2023-11-27 19:45:43 da Caterina Fagiani
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