Il quartiere del Felettino ha calamitato l’attenzione, ieri sera, con ben tre interpellanze affrontate nel corso del consiglio comunale. A presentarle è stato il consigliere del Partito democratico Marco Raffaelli.
La prima ha riguardato la richiesta di un’area giochi per bambini, una mancanza sulla quale i residenti hanno lanciato una petizione. “L’hanno depositata a Palazzo civico, rappresentando il loro desiderio di averne una per i loro bambini e individuando come luogo ideale l’area verde di Via dei Pilastri, all’altezza dell’edificio comunale che ospita il corso di laurea in Fisioterapia”.
L’assessore ai Lavori pubblici Pietro Antonio Cimino ha risposto affermando che agli uffici del suo assessorato non è pervenuta nessuna raccolta firme, ma che l’area verrà sottoposta a una indagine di fattibilità e dei relativi costi”. Poco dopo, avendo chiesto lumi telefonicamente agli abitanti, Raffaelli ha fatto notare che la petizione è stata regolarmente protocollata e ha stigmatizzato l’organizzazione interna del Comune. “Come è possibile che un atto con timbro e codice a barre del Protocollo non arrivi negli uffici competenti?”.
Il secondo interpello ha visto Raffaelli domandare l’installazione di cestini per i rifiuti e per le deiezioni canine e l’intervento dell’amministrazione per ripristinare la scalinata di Via Marconi, in parte malconcia e in parte del tutto assente. Inoltre il consigliere ha chiesto lo spostamento del capolinea della linea 9 molto utilizzata da chi si deve recare a Radioterapia ma non abbastanza vicina per chi ha bisogno delle cure oncologiche fornite nella struttura.
La risposta questa volta è giunta dall’assessore al Decoro e alla Mobilità, Kristopher Casati: “Nella zona erano presenti 3 cestini, il 31 gennaio ne sono stati collocati altri 4. Per quel che riguarda la scalinata ho interpellato il collega Cimino e si vedrà cosa è possibile fare. Mentre per quel che riguarda la fermata, confrontandomi con i tecnici di Atc, confermo che non ci sono gli spazi adeguati per avvicinarla alla struttura di Radioterapia”.
L’ultimo punto toccato è stato quello degli allagamenti frequenti tra Via dello Strigo e Via del Forno, dove è stata tombata una griglia e i due tombini presenti non raccolgono sufficientemente l’acqua piovana che scende dalla strada.
Ancora Cimino: “La griglia presentava un distacco e nel 2015 è stata rimossa. Non è stato possibile posizionarne una nuova senza che si ripresentassero gli stessi problemi e ora i tecnici stanno procedendo a verificare dove si accumulano gli allagamenti per realizzare un nuovo tombino”.
Dopo il Felettino l’attenzione si è spostata sul quartiere della Pieve con l’interpellanza presentata dalla consigliera Patrizia Flandoli: “Abbiamo registrato una scarsa cura della zona e in particolare della chiesa medievale: manca l’illuminazione del muro del sagrato, la pavimentazione sollevata da albero che non è potato né curato e dalla facciata si stanno staccando le mattonelle. Inoltre la ringhiera di protezione sul lato del canale è molto bassa, poco utile in caso di inciampo o caduta”.
La risposta è arrivata dall’assessore ai Lavori pubblici: “Sono in corso le verifiche per ripristinare l’impianto di illuminazione, così come per le sconnessioni della pavimentazione in corrispondenza dell’aiuola che circonda il platano. Per la potatura dell’albero abbiamo interessato il Verde pubblico, mentre per il distacco del rivestimento della facciata abbiamo già effettuato un sopralluogo e previsto l’intervento, ma urgenze successive lo hanno messo in stand by: tuttavia non ci sono criticità strutturali. Il parapetto è effettivamente non conforme e abbiamo chiesto di posizionarne uno dell’altezza adeguata”.
www.cittadellaspezia.com è stato pubblicato il 2024-03-21 21:05:46 da
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