Albenga. “No a ghetti di assistenza terminale, sì ad un hospice gestito con cura e attenzione in base ai bisogni del nostro territorio e che non occupi nessuna porzione dell’istituto Domenico Trincheri in modo che la struttura rimanga casa di riposo”. Roberto Tomatis, capogruppo di Fratelli d’Italia ad Albenga, mette l’accento sulla gestione delle cure palliative e della terapia del dolore per pazienti affetti da mali non più curabili riferito all’assistenza territoriale offerta da Albenga anche per i paesi delle vallate dell’entroterra.
Giusto ieri, IVG.it aveva raccontato dell’ipotesi di realizzare un nuovo hospice per i pazienti terminali in provincia di Savona e dell’idea del consigliere regionale Brunello Brunetto di collocarlo proprio presso l’istituto Trincheri di Albenga.
“Queste strutture sono un momento fondamentale e qualificante della assistenza medica per una società che deve dare dignità a tutto il percorso dell’ esistenza umana – sottolinea il consigliere – Oggi spesso questo aspetto viene lasciato alla generosità e all’abnegazione di volontari encomiabili che hanno creato strutture molto qualificate nella nostra regione. Ogni città ed ogni struttura ospedaliera di cure per acuti o cronici dovrebbe avere un luogo di cure palliative e di terapia del dolore dove il paziente non sia staccato dalla sua realtà territoriale”.
“Tutto questo – afferma Tomatis – per evitare di assistere a ‘ghetti per l’assistenza terminale’. Siamo assolutamente contrari ad un luogo ove da ogni parte della Liguria la gente verrebbe a finire la propria esistenza staccata dal contesto territoriale di parenti o amici”.
Tomatis conclude con una riflessione: “E’ bene ricordare che l’istituto Trincheri è una residenza protetta che ha come scopo istituzionale quello di garantire agli anziani un adeguato livello assistenziale, nel pieno rispetto della dignità ed autonomia personale, difficilmente possono trovare affinità con l’inserimento di un hospice, purtroppo oggi molti lo hanno dimenticato”.
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