“Isola che C’è” è il nuovo progetto culturale e tecnologico avviato dal Comune di Isola di Capo Rizzuto nell’ambito del Bando Borghi, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico, architettonico e demologico e dare dotare finalmente il territorio di un brand turistico, il tutto attraverso l’uso di strumenti innovativi e immersivi.
Il progetto, realizzato da Officina Kreativa, è stato completato nelle scorse settimane, ma ha già ottenuto grande visibilità grazie alla presentazione in anteprima alla BIT di Milano dello scorso febbraio, dove ha riscosso un notevole interesse. Al centro dell’iniziativa c’è la volontà di unire tradizione e innovazione per raccontare l’identità del territorio in modo nuovo, coinvolgente e accessibile a tutti: cittadini, turisti, studenti, giovani e famiglie. “Isola che C’è” utilizza infatti tecnologie all’avanguardia come la realtà virtuale (VR), la realtà aumentata (AR) e proiezioni olografiche per riportare in vita memorie e luoghi che rischiavano l’oblio, costruendo così un ponte tra passato e futuro.
Numerose le attività sviluppate da Officina Kreativa per dare concretezza al progetto:
Parallelamente, il Comune ha completato un’importante azione di rigenerazione urbana: sono state sostituite tutte le pensiline delle fermate autobus, e dove non erano presenti ne sono state installate di nuove. Ogni pensilina è stata allestita graficamente con il logo del progetto “Isola che C’è” e dotata di QR code, attraverso cui è possibile accedere direttamente al portale del progetto e iniziare l’esperienza culturale in qualsiasi momento.
“Isola che C’è” non è solo un progetto culturale: è una dichiarazione di identità, un modo per restituire valore e voce al patrimonio locale, ma anche uno strumento di promozione del turismo culturale e di crescita del territorio. L’uso della tecnologia, infatti, non sostituisce la memoria storica, ma la amplifica e la rende accessibile a tutti, rafforzando il legame tra la comunità e i luoghi simbolo di Isola Capo Rizzuto.
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