Ispettore di polizia di Caltanissetta muore durante un motoraduno nel Palermitano, i primi soccorsi dal figlio – BlogSicilia

Giornata drammatica sulle strade siciliane. Dopo la tragedia di Giacalone e i tre morti sulla Palermo-Sciacca di questa mattina, un motociclista ha perso la vita in un incidente lungo la strada statale 286, in località Castelbuono, in provincia di Palermo.

Morto un uomo di Caltanissetta

Si chiama Giovanni Calvagno, 60 anni, di Caltanissetta, il motociclista che ha perso la vita. L’ispettore della polizia municipale insieme a un gruppo di amici appassionato delle due ruote si stava recando a Castelbuono, in provincia di Palermo, quando per cause in corso di accertamento, ha perduto il controllo della sua Yamaha 900 ed e’ andato a finire contro la recinzione. Tra i primi a soccorrerlo il figlio che faceva parte della comitiva di motociclisti. A causa dell’incidente mortale si registrano dei rallentamenti lungo la strada statale.

Il dramma di Giacalone

Drammatico incidente mortale alle porte di Palermo. Lo scontro è avvenuto lungo la Palermo Sciacca ed ha causato la morte di tre persone ed il ferimento in modo grave di due bambini trasportati in ospedale in codice rosso mentre un terzo bambino ferito appare meno grave.

Sono intervenuti i sanitari del 118, i carabinieri e i vigili del fuoco per estrarre i morti dalle lamiere. La strada statale è chiusa.

In base alla prima ricostruzione a caldo lo scontro è avvenuto tra due vetture. Un impatto violento che ha distrutto e fatto cappottare una delle automobili incidentate. L’intervenuto dei i sanitari del 118 è stato rapido e subito è stato inviato anche l’elisoccorso per trasportare i bambini feriti all’ospedale Di Cristina. I vigili del fuoco hanno avuto difficoltà a estrarre i corpi dall’abitacolo. I rilievi sono eseguiti dai carabinieri.

i morti

Lo scontro è avvenuto al chilometro 13 tra una Mercedes classe C con a bordo una famiglia tunisina e una Toyota Rav con a bordo un palermitano. Nella Mercedes che veniva da Agrigento in direzione Palermo erano a bordo marito di 44 anni, e la moglie di 42 morti sul colpo. Con loro i tre figli di 4, 6 e 8 anni portati in ospedale al Di Cristina. Nella Toyota un palermitano di 51 anni anche lui morto sul colpo.

i morti dell’incidente sulla Palermo Sciacca sono il palermitano Riccardo Pardi, di 51 anni, e i coniugi tunisini Walid Moussa di 42 anni e la moglie Zina Koski Moussa di 44 anni.

Gravissime le condizioni dei tre fratellini

La prognosi per i tre fratellini di 4, 6 e 8 anni rimasti feriti nell’incidente sulla statale Palermo Sciacca è riservata. Le loro condizioni sono molto serie. Sono tutti ricoverati in Rianimazione all’ospedale Di Cristina di Palermo. Nell’impatto violentissimo tra una Toyota Rav e una Mercedes tra Altofonte e lo svincolo per Giacalone, nel Palermitano, sono morti i genitori dei piccoli, una coppia tunisina, oltre al palermitano di 51 anni che era alla guida del Suv.

Per loro non c’è stato nulla da fare e i sanitari del 118 non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Uno dei tre fratellini che ha riportato un grave trauma cranico è in sala operatoria dove i medici lo stanno sottoponendo a un delicato intervento neurochirurgico. Per l’altro che ha una frattura al femore i medici hanno disposto un intervento ortopedico. Anche il più piccolo di 4 anni è intubato e sedato.

Periodo nero per gli incidenti

E’ un nuovo periodo nero per gli incidenti gravi in Sicilia. Appena tre giorni fa un grave incidente stradale si è verificato sull’autostrada A18 Messina-Catania, causando la morte di un bambino e il ferimento grave dei genitori. L’incidente è avvenuto intorno alle 6:00 al chilometro 48 in direzione Messina, tra gli svincoli di Fiumefreddo e Giardini Naxos.

Ieri, invece, un motociclista di 26 anni è morto in un incidente stradale avvenuto sulla circonvallazione di Catania. Secondo una prima ricostruzione, la moto avrebbe avuto un violento impatto contro un’auto, che camminava nella stessa direzione di marcia, in via Marco Polo in direzione di via Vincenzo Giuffrida.