Its Academy, inaugurata la nuova sede di Ascoli

ASCOLI – Tre corsi in partenza dal 31 ottobre, con l’obiettivo di colmare il gap tra domanda e offerta di lavoro attraverso dei percorsi biennali altamente innovativi e professionalizzanti, modulati in base alle esigenze di chi fa impresa sul territorio

di Federico Ameli

Per un mondo dell’impresa e della scuola che non sempre parlano la stessa lingua, dal cuore pulsante del tessuto imprenditoriale piceno arrivano buone notizie per il territorio.

Il taglio del nastro della nuova sede

Nel pomeriggio di oggi, lunedì 14 ottobre, è stata inaugurata ufficialmente la nuova sede ascolana di Its Academy, la scuola ad alta specializzazione tecnologica che offre percorsi biennali post diploma altamente professionalizzanti e tagliati su misura per rispondere alle esigenze di chi fa impresa sul territorio.

La portata della novità si nota, tra le altre cose, dal fatto che a consegnare al sindaco Marco Fioravanti le forbici per procedere al tradizionale taglio del nastro non sia stata una persona in carne ed ossa, bensì un cane robot, esempio perfetto delle potenzialità offerte dall’Academy.

Il cane robot

Grazie al sostegno di Confindustria Ascoli Piceno e dei partner del progetto, la nuova sede di via del Commercio al civico 116 potrà contare su quattro laboratori allestiti con la stessa cura rintracciabile in azienda e dedicati alla chimica dei polimeri, all’automazione industriale, alla progettazione e sviluppo di nuovi prodotti, con un investimento di un milione di euro su una nuova sede estremamente funzionale e all’avanguardia.

«L’obiettivo è sostenere il tessuto imprenditoriale locale fornendo competenze adeguate agli studenti – afferma la professoressa Patrizia Palanca, direttrice nonché consigliere comunale – Ringrazio il presidente Stefano Zannino e la vicinanza di Confindustria, che con il presidente Simone Ferraioli, la vicepresidente Roberta Faraotti e il direttore Corrado Alfonzi ci ha permesso di andare avanti in un sogno e di portare il sistema Its ad Ascoli ad altissimi livelli.

Patrizia Palanca, Guido Castelli, Stefano Zannini, Marco Fioravanti e Roberta Faraotti

Si tratta di corsi che si reggono su un’offerta formativa declinata sulle esigenze delle aziende, innovata anno dopo anno in questa direzione, in modo da colmare il gap tra l’offerta e la domanda di lavoro».

Nello specifico, saranno 3 i corsi attivi ad Ascoli a partire dal 31 ottobre: Tecnologie per la produzione biotecnologica e farmaceutica, Smart technologies e materiali innovativi ed Ecosostenibilità e innovazione nei materiali polimerici.

«Questa avventura in questa nuova sede non sarebbe stata possibile senza il contributo di tutti i partner coinvolti – afferma Stefano Zannini, presidente della Fondazione Its – Rivolgo un ringraziamento particolare ad Alberto Casali, titolare dello stabile, fiero di aver concesso queste stanze per un fine così utile alla società e al tessuto industriale locale.

Negli ascolani ho subito trovato una grande voglia di collaborare e, quando ho avuto modo di conoscere Roberta Faraotti, ho conosciuto anche la loro testardaggine, in senso buono. Queste due caratteristiche ci hanno portato a una nuova sede e ad avviare un percorso molto positivo».

I tre corsi offriranno agli allievi la possibilità di prendere parte ad altrettanti percorsi biennali post diploma, altamente professionalizzanti e volti ad un rapido inserimento nel mondo del lavoro. Si tratta di un segmento di formazione terziaria alternativa a quella universitaria, che risponde alla richiesta delle imprese di nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche per promuovere i processi di innovazione aziendali.

«Mi rivolgo ai ragazzi qui presenti per dire loro che hanno preso una strada corretta e giusta – commenta Roberta Faraotti, vicepresidente della Fondazione Its nonché vicepresidente di Confindustria Ascoli – È un percorso gratuito che consente di conoscere e farsi conoscere dalle aziende in maniera approfondita, anche perché le ore di stage sono davvero molte.

Roberta Faraotti

Durante l’anno partecipiamo spesso agli open day promossi a scuola per far conoscere ai ragazzi le aziende del territorio. In questo modo riusciremo ad avvicinare ulteriormente i giovani al mondo del lavoro, grazie anche alle numerose aziende di Confindustria che hanno scelto di aderire al progetto».

Grande soddisfazione espressa anche dai rappresentanti delle istituzioni presenti alla cerimonia inaugurale, il sindaco Marco Fioravanti e il commissario straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli.

«Sono molto contento perché oggi stiamo segnando il futuro del nostro territorio – afferma il sindaco Fioravanti – Insieme a Guido – Castelli, ndr – stiamo cercando da mesi di creare un modello innovativo per la ricostruzione e la rigenerazione del territorio.

Il brindisi finale

Lo sviluppo e il progresso rappresentano un miglioramento del lavoro dell’uomo, uno strumento di valorizzazione e sviluppo economico. La formazione, in questo senso, serve a generare un adeguato capitale umano, dato che le aziende assumono e vanno avanti solo grazie a qualcuno in grado di assicurare davvero un valore aggiunto.

L’obiettivo è formare capitale umano in grado di far crescere il territorio e la comunità attraverso lo sviluppo delle competenze e delle infrastrutture digitali».

«Quando ero sindaco venivo continuamente sollecitato da nonne e madri che chiedevano lavoro, ora da imprenditori che chiedono competenze – afferma, con una battuta, Castelli – I tempi sono cambiati e gli Its svolgono un ruolo determinante nel superare il mismatch, molto forte nelle Marche, tra domanda e offerta, specie nel manifatturiero.

Guido Castelli

Si tratta di un punto focale dello sviluppo della nostra regione, rappresentando anche un punto di incontro tra mondo della scuola e mondo delle imprese. Rivolgo i miei complimenti a chi ha permesso tutto questo.

Su indicazione del Governo, la struttura commissariale sta riservando una particolare attenzione alla rigenerazione economica per scongiurare l’incubo di arrivare delle case perfettamente ricostruite, ma vuote.

È necessario alimentare e rafforzate una strategia di rafforzamento del sistema produttivo affinché la scelta di restare a vivere qui non sia percepita come un atto eroico, ma come una valutazione consapevole per vivere appieno un territorio meraviglioso».

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