Kiev colpisce terminal petrolifero in Crimea, quattro morti in attacchi russi a Kharkiv, Sumy e Kiev

Kiev colpisce terminal petrolifero in Crimea, quattro morti in attacchi russi a Kharkiv, Sumy e Kiev




Una stazione petrolifera nell Crimea annessa è andata a fuoco dopo un attacco ucraino. Il terminal verrebbe utilizzato per rifornire l’esercito russo. Intanto Proseguono gli attacchi di Mosca su alcune regioni ucraine causando diversi morti e feriti

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29 Comments

  1. Lo scorso anno in questo periodo, l'Ucraina era spacciata e Zelenski un criminale perché avrebbe dovuto firmare la resa incondizionata per salvaguardare il suo popolo, oggi troviamo l'esercito di Kiev nel Kursk, i russi che festeggiano per villaggi che dicevano di aver conquistato 10 anni fa contando i propri morti e distruggendo l'economia.
    Se Zelenski avesse firmato la resa oggi avremmo una Bucha ed un Holodomor su scala nazionale ed invece troviamo i droni e missili ucraini che attaccano indistintamente il territorio russo.
    La vera nemica di Kiev è stata ed è l'inutile burocrazia occidentale e le leccate di culox di servi come Orban.
    SLAVA UKRAINI! 🇮🇹❤🇺🇦❤🇮🇱❤🇺🇲❤🇬🇧

  2. Giorni fa l'Ansa ha diffuso una notizia circa una idea demenziale che sta circolando in ambito Nato e tra alcuni funzionari Ucraini .
    L' idea sarebbe quella di una via di uscita al conflitto proponendo come soluzione provvisoria il riconoscimento di fatto anche se non di diritto delle conquiste russe dal 2014 ad oggi in cambio dell' entrata dell'Ucraina nella Nato. Precisato che la stanchezza palesata dai funzionari di Kiew che hanno esposto questa posizione va compresa umanamente come si deve a gente che sta passando quello che sta passando già da più di due anni e che non può essere giudicata da chi ha il sedere al sicuro, c'è da chiedersi se invece all'interno dell'alleanza atlantica sono tutti con il cervello in ordine. A parte la fattibilità pratica di questa cosa, dal momento che Putin ha più volte ribadito e da ultimo solo poche settimane fa che mai consentirà ad una Ucraina nella Nato, e non si capisce perchè ora dovrebbe cambiare idea, sorvolando pure sulla circostanza che un riconoscimento solo della situazione di fatto dell'annessione russa di Crimea e Donbass occupato ma giammai di diritto, implicherebbe comunque dover mantenere intatte tutte le sanzioni a Mosca ed anzi aumentarle fino a far calare una cortina di ferro – perchè se invece tutto deve tornare a prima del 2022 e cioè a tarallucci e vino, tanto vale riconoscere anche de jure le sopraffazioni russe degli ultimi 10 anni- rimane il dato che anche in questo modo Moldavia e Georgia rimarrebbero scoperte, dal momento che ammesso e tutt'altro che concesso che Putin dia improvvisamente il via libera a Kiew è assurdo che lo darebbe pure a Tbilisi e Chisinau: con la conseguenza che ottenuta, di fatto o di diritto,è il caso di dire, una prima clamorosa inc.tura all' Occidente, il Criminale del Cremlino o i suoi successori potranno, prima o poi riprendere la marcia in direzione delle due ex repubbliche sovietiche e noi non potendo ripetere il balletto sanzioni- armi – patetica resa, dovremo andare alla terza guerra mondiale…… No, se si vuole fare un discorso serio, i termini di questa idea che così com 'è, è, si ripete, demenziale e suicida, vanno rovesciati: e' il tabù dell'Ucraina a tutti costi nella Nato che va superato e non quello dell'integrità territoriale di Kiew che invece va mantenuto a oltranza, se si vuole mettere Putin politicamente con le spalle al muro, senza più alibi.