La Corte Suprema è intenzionata a vietare TikTok negli Usa Agenzia di stampa Italpress

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – La maggioranza della Corte Suprema sembra intenzionata a confermare il controverso divieto di TikTok a causa delle preoccupazioni sui suoi legami con la Cina. Nella giornata di oggi i giudici hanno rivolto diverse domande all’avvocato dell’app di social media Jeffrey Fisher e a un gruppo di suoi creatori di contenuti.
Jeffrey Fisher, professore di legge alla Stanford che rappresenta i creatori della popolarissima app, ha ribadito l’importanza del primo emendamento, oltre a citare tutti i creator che guadagnano con TikTok: “L’atto e le ragioni che lo sostengono sfidano la nostra storia e le nostre tradizioni – ha affermato Fisher -. “I creatori americani hanno il diritto di lavorare con l’editore di loro scelta”.
Dopo che Fisher ha esposto le sue argomentazioni, il presidente della Corte Suprema Josh G. Roberts sta analizzato attentamente l’argomentazione di Fisher sul Primo Emendamento, affermando che al Congresso “non importa cosa c’è su TikTok”, ma non è d’accordo che un “avversario straniero” raccolga tutte queste informazioni sui 170 milioni di persone che utilizzano la piattaforma in America.
Fisher ha replicato a questa osservazione sostenendo che se la sicurezza dei dati fosse stata la questione principale per il Congresso, allora sarebbe stato necessario regolamentare anche le aziende cinesi come i siti di e-commerce Temu e Shein, che raccolgono enormi quantità di dati sui propri utenti.
Il procuratore generale Elizabeth Prelogar, che rappresenta l’amministrazione Biden, ha affermato nella sua dichiarazione di apertura che il “controllo su TikTok” da parte del governo cinese gli conferisce un’arma potente per operazioni di influenza segrete.
Secondo Prelogar l’app rappresenta una “grave minaccia per la sicurezza nazionale” poiché raccoglie “grandi quantità” di dati personali che l’azienda potrebbe essere costretta a consegnare al governo cinese.
Finora gli Stati Uniti non hanno fornito prove pubbliche che dimostrino che le autorità cinesi abbiano manomesso TikTok per ottenere dati sugli americani o influenzarli.
Il Dipartimento di Giustizia ha affermato l’anno scorso che diversi influencer di destra popolari su YouTube lavoravano inconsapevolmente per un’azienda che era una facciata per un’operazione di influenza russa. A settembre, TikTok ha affermato di aver rimosso account associati ai media statali russi per aver intrapreso “operazioni di influenza segrete” prima delle elezioni presidenziali statunitensi.
Anche funzionari statunitensi ed esperti esterni hanno citato esempi di attori legati alla Cina che hanno diffuso notizie false e pubblicato post sui social media.
Durante più di due ore di argomentazioni, molti giudici stanno prendendo seriamente in considerazione l’opzione di confermare la legge “vendi o vieta”, approvata dal Congresso ad aprile, non come una legge che viola principalmente il Primo Emendamento, ma piuttosto come un tentativo di regolamentare il potenziale controllo straniero di un’app utilizzata da 170 milioni di americani.
Il presidente eletto Donald Trump, che in precedenza aveva tentato di vietare TikTok nel corso del suo primo mandato alla Casa Bianca, ha chiesto alla Corte Suprema di sospendere l’applicazione della legge in modo da poter perseguire una “risoluzione politica” alla questione.
La Corte Suprema può normalmente impiegare mesi per emettere decisioni, ma questo caso l’iter dovrebbe essere molto più rapido, poichè la legge dovrebbe entrare in vigore il 19 gennaio, a meno che l’Alta corte non intervenga per bloccarla temporaneamente.

– Foto: xp6/Italpress –

(ITALPRESS).

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www.italpress.com è stato pubblicato il 2025-01-10 21:13:54 da paolo


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