L’ambizioso piano di riqualificazione della Galleria d’Arte Moderna (GAM) di Torino, volto a trasformarla in un avamposto museale all’avanguardia, si è temporaneamente arenato nelle secche della burocrazia. Sebbene l’entusiasmo iniziale prevedesse il lancio di un concorso internazionale di progettazione entro maggio e l’annuncio del vincitore entro la fine dell’anno, le tempistiche hanno subito uno slittamento. Tuttavia, la Fondazione Torino Musei, guidata dal presidente Massimo Broccio, nutre la speranza che questo intoppo venga rimosso nei prossimi mesi.
Iter burocratico indispensabile
Per avviare il percorso di ristrutturazione, è necessario superare un passaggio tecnico decisivo: l’approvazione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), attualmente oggetto di una riforma normativa. Questo…
mole24.it è stato pubblicato il 2024-09-18 10:42:30 da Alessandro Maldera
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