BARI – Le perdite accumulate dalla Popolare di Bari fino al crac e al successivo salvataggio da parte dello Stato ammontano a 1,1 miliardi di euro. Una cifra enome cui hanno contribuito anche gli effetti della «mala gestio» da parte degli ex padroni della banca, Marco e Gianluca Jacobini, e dell’ex amministratore delegato Giorgio Papa, insieme ad altre dieci persone che avrebbero consentito le operazioni spericolate effettuate tra l’agosto 2010 e il 2018. A dirlo è la consulenza tecnica depositata nei giorni scorsi nell’ambito dell’azione di responsabilità che nel 2022 gli allora commissari straordinari di PopBari hanno intentato contro i vertici dell’istituto e la società di revisione: secondo il professor Paolo Bastia, un’autorità dell’Economia aziendale, il danno causato dagli amministratori ammonterebbe a 189 milioni di euro.
Il procedimento civile avviato davanti al Tribunale di Bari (Quarta sezione, presidente De Simone) è fondamentale nella partita che si sta giocando in questi mesi sul fronte fallimentare, e scorre su binari paralleli rispetto ai processi penali che vedono imputati gli Jacobini e alcuni altri ex amministratori e manager della banca. Sono dieci, dice il consulente del Tribunale, i dossier principali indicativi della «mala gestione» della PopBari dell’era Jacobini, cui si aggiungono una trentina di posizioni creditorie minori che pesano in totale altri 65 milioni di cui hanno beneficiato molti dei principali imprenditori locali: diversi costruttori ma anche gli «imprenditori» impegnati nell’acquisto del Bari calcio.
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Leggi tutto l’articolo «La gestione degli Jacobini costò a PopBari 189 milioni». La causa contro gli ex amministratori: in 13 rispondono dei danni
www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-11-08 06:00:00 da
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