la latitanza dorata in Uruguay e la «fuga sospetta» dal carcere

la latitanza dorata in Uruguay e la «fuga sospetta» dal carcere



LAMEZIA TERME «L’operazione è avvenuta nelle prime ore del mattino, eravamo in 12 o 15. Abbiamo fatto finta che ci fosse un incendio, abbiamo bussato alla porta, lui ha aperto e lo abbiamo arrestato. Fin dall’inizio si è identificato con il nome che usava qui in Uruguay, Antonio Cappelletto Sousa. Ha cercato di negare anche quando gli abbiamo mostrato le prove che era Rocco Morabito, ma alla fine ha dovuto ammettere». È il racconto di due degli agenti che hanno arrestato “U Tamunga” il 4 settembre 2017, in un hotel di Montevideo, dove Morabito si era rifugiato, a PresaDiretta.  I due poliziotti uruguaiani che hanno partecipato alla cattura del latitante preferiscono rimanere anonimi, sanno che in Italia la famiglia Morabito è ancora molto pericolosa.

la latitanza dorata in Uruguay e la «fuga sospetta» dal carcere

La vita dorata in Uruguay

Rocco Morabito,…


Leggi tutto l’articolo la latitanza dorata in Uruguay e la «fuga sospetta» dal carcere
www.corrieredellacalabria.it è stato pubblicato il 2024-10-14 12:32:48 da Redazione Corriere


0 Comments